sabato 13 marzo 2010

George R.R. Martin, "Il Battello del Delirio"

Titolo: IL BATTELLO DEL DELIRIO (Fevre Dream)
Autore: GEORGE R.R. MARTIN
Anno: 1982
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2010
Traduzione: SIMONE DE CRESCENZO
Copertina: GRAFEMA srl
ISBN: 978-88-89541-42-5
Pagine: 400
Il Battello del Delirio, scritto da George Martin, è uno di quei romanzi che ha contribuito a rivoluzionare la letteratura sui vampiri proponendo un nuovo tipo di “mostro” e anticipando alcuni elementi che vediamo nei romanzi attuali.
Pubblicato per la prima volta in Italia da Fanucci nel 1994, è stato ristampato dalla casa editrice Gargoyle ed è disponibile in libreria dal 25 febbraio.
L’autore non ha bisogno di presentazioni: non si può parlare di letteratura fantasy senza citare l’immensa saga, tuttora in corso, delle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”.

Nella brillante introduzione di Giuseppe Lippi, intitolata “Il vampiro in America”, è raccontata brevemente la storia dei vampiri letterari, cinematografici e fumettistici per poi analizzare il romanzo di Martin con le sue peculiarità.
Il Battello del Delirio è ambientato nell’America della seconda metà XIX secolo, quando il fiume Mississippi era solcato da numerosi battelli a ruota deputati al trasporto di merci e persone, si trattava di una ricca fonte d’introiti per le compagnie di trasporto fluviale, ma non sempre il fiume mostrava clemenza, e la perdita di un battello poteva portare alla rovina dell’intera compagnia. Il protagonista, il capitano Abner Marsh, direttore della Fevre River Packet Company, ha da poco perso un battello e si ritrova solo con un piccolo steamer che non può certo risollevarlo dal disastro economico. Provvidenzialmente Joshua York rileva metà della “Fevre River” e finanzia la costruzione di un nuovo grande battello che, comandato dal capitano Marsh, navigherà lungo il basso Mississippi fino a New Orleans.
Sul nuovo battello, battezzato “Fevre Dream”, Marsh e York diventano presto amici, nonostante le abitudini stravaganti di quest’ultimo e dei suoi amici. Si tratta di abitudini notturne e scali improvvisati che non tardano a incuriosire Marsh, desideroso di infrangere il patto stipulato di non fare domande per sapere la verità.
Contemporaneamente, in Louisiana, il vampiro Damon Julian ha oramai mandato in rovina la piantagione che ha conquistato con l’inganno; spesso le persone che giungono alla sua dimora non fanno più ritorno e gli schiavi, custoditi da un farabutto butterato conosciuto come Billy il Verme, muoiono molto presto… le chiacchiere non tardano a diffondersi, quindi occorre che Julian e i suoi seguaci vampiri trovino un’altra sistemazione.
Non appena Marsh viene a sapere dell’esistenza dei vampiri, una razza della quale fa parte anche York, il Fevre Dream gli viene sottratto proprio da Damon Julian…

I vampiri di Martin, mettendo al bando gli elementi della tradizione, appartengono a una razza simile a quella umana, la luce del sole e una grave lesione al cervello possono ucciderli; periodicamente, i vampiri diventano preda della “Sete Rossa” che li porta a bere il sangue umano che li sosterrà fino al prossimo episodio di “Sete”. Non vi è possibilità, per un essere umano, di diventare vampiro attraverso il morso e la condivisione del sangue. York ha sostituito il sangue umano con una bevanda artigianale, e con questa si nutre, sperando che a lui si uniscano anche altri vampiri.
Ben diverso è il caso di Julian, vampiro millenario che, pur non essendo più dominato dalla “Sete”, uccide perché gode nel farlo e ogni sua parola nasconde una menzogna.
Martin ci presenta in modo credibile e ben documentato la vita sul fiume nel XIX secolo, si sofferma sul nascente dibattito sulla schiavitù, che ha poi portato alla guerra di Secessione, e arricchisce i racconti dei protagonisti con aneddoti attinti dal folklore locale. Non risparmia i momenti di puro horror, spogliando il morso vampirico della storica connotazione sensuale, per farlo diventare in tutto simile all’aggressione di una fiera.
Martin riesce a dar vita a un gran numero di personaggi, descrivendoli con cura e caricandoli di un grosso fardello di contraddizioni che, difficilmente, lasciano il lettore privo di emozioni, soprattutto quando li vede vittime di repentini ribaltamenti di sorte, capaci di cambiare anche il loro modo di pensare: è il caso di York, improvvisamente disilluso e consapevole dell’impossibilità di una convivenza pacifica con le diverse razze che compongono il genere umano.

Risorse Web:
Sito di George Martin
Martin su Wikipedia
Gargoyle Books
Scheda de Il Battello del Delirio
 

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