giovedì 26 novembre 2009

Simon Raven, "Il Morso sul Collo"

Titolo: IL MORSO SUL COLLO (Doctors Wear Scarlet)
Autore: SIMON RAVEN
Anno: 1960
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2009
Traduzione: PAOLO DE CRESCENZO
Copertina: GRAFEMA
ISBN: 978-88-89541-36-4
Pagine: 256
Pubblicato da Gargoyle Books a fine ottobre Il Morso sul Collo di Simon Raven, ristampa di un romanzo edito nel 1968 da Longanesi.

Richard Fountain, brillante studioso e ricercatore del Lancaster College di Cambridge, durante una campagna di studi in Grecia, finisce nel mirino delle autorità locali, che decidono di rispedirlo in patria. Si teme che Richard sia finito in qualche guaio e che sia in serio pericolo. Data l’ottima reputazione di Fountain, la situazione stupisce non poco l’amico Anthony Seymour, che accetta di buon grado di aiutare l’ispettore Tyrrel, che si sta occupando della questione. Seymour, così, racconta all’ufficiale tutto ciò che sa su Richard. Particolare di non poca importanza, il viaggio in Grecia era stato fortemente voluto dallo studioso, per sfuggire all’influenza di Walter Goodrich, il senior tutor del college, che faceva di tutto per gestirgli la carriera e per avvicinarlo alla figlia Penelope. Anthony scopre che Richard era partito anche perché, tra gli antichi miti ellenici, sperava di trovare un rimedio alla sua impotenza.
Anthony parte, così, per Creta, insieme allo studente del Lancaster Piers Clarence e al maggiore Roderick Longbow. Dopo una lunga ricerca tra Hydra, Atene e Creta, i tre ritrovano l’amico proprio sull’isola, insieme ad una donna spettrale che l’ha ridotto in fin di vita: la vampira Criseide. La succhiasangue, però, non sarà l’unico nemico da sconfiggere, in quanto ormai il contagio si annida nell’animo di Richard, il quale si troverà a dover affrontare nuovamente i problemi e le schiavitù da cui pensava di essersi affrancato.

Romanzo piuttosto peculiare, questo Morso sul Collo, come d’altra parte il suo autore, che, secondo quanto recitava il suo epitaffio da lui stesso voluto, «divise volentieri la propria bottiglia e, finché era giovane e avvenente, il proprio letto». Nonostante tocchi qualche alto momento di orrore, in particolare nelle pagine in cui compare la vampira, non si può definire un romanzo horror. Piuttosto un thriller psicologico, che sviscera nei significati più intimi le azioni dei protagonisti. Notevole, in questo senso, l’interpretazione del vampirismo come rapporto sadomasochistico tra vittima e carnefice. Ruoli, d’altra parte, facilmente intercambiabili: avendo appreso metodi e arti seduttive, il vampirizzato finisce immancabilmente per vendicarsi, proiettando sulle sue vittime la propria umiliazione e le proprie sofferenze, diventando così, a sua volta, vampiro.

Risorse Web:
Gargoyle Books
Simon Raven su Wikipedia
 

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