sabato 18 ottobre 2014

Charlaine Harris, "Morti Per Sempre"

Titolo: MORTI PER SEMPRE (Dead Ever After)
Autore: CHARLAINE HARRIS
Anno: 2013
Edizione italiana: DELOS BOOKS, 2013
Traduzione: ANNARITA GUARNIERI
Copertina: n.i.
ISBN: 978-88-6530-269-9
Pagine: 360
Con Morti Per Sempre, pubblicato da Delos nella collana “Odissea Paranormal” (nata dalla fusione di Odissea streghe e Odissea vampiri), siamo giunti all’epilogo di una delle saghe vampiriche che, negli ultimi anni, hanno riscosso maggior successo, anche grazie alla realizzazione del telefilm True Blood di Alan Ball, del quale stanno andando in onda in Italia le puntate della settima e conclusiva stagione.

Da quando Sookie ha incontrato Bill al Merlotte’s, la sua vita è cambiata. Pur vivendo bei momenti accanto alle creature soprannaturali, per le quali la sua telepatia non costituiva un problema, è stata protagonista e spettatrice di omicidi, rapimenti, torture e violenze di ogni genere e, se prima poteva ostentare una certa tranquillità, adesso deve stare in guardia da nemici vecchi e nuovi che sono pronti a tutto per liberarsi di lei.
A New Orleans c’è chi ha venduto l’anima al diavolo, e non è una metafora, per vendicarsi della cameriera di Bon Temps. Il primo pedone da muovere in questa partita a scacchi sembra Arlene, l’ex collega e amica di Sookie che, attualmente, sta scontando una pena in carcere.
A Bon Temps Sookie continua a chiedersi che ne sarà del suo matrimonio con Eric ora che è arrivata Freyda. Sookie non può neanche sfogarsi con Sam che, tornato in vita grazie al cluviel dor, si comporta in modo molto strano.
Dopo essere stata rilasciata, Arlene torna al Merlotte’s e, fingendo una sentita contrizione, chiede a Sookie di essere assunta come cameriera, ma la sua domanda è educatamente respinta. Gli uomini che l’hanno fatta uscire dalla prigione ordiscono quindi un nuovo piano: la mandano a casa di Sookie a recuperare un oggetto personale.
Per aiutare Sam a uscire dalla sua apatia, la protagonista chiama la madre del mutaforma; sembra che la signora abbia un buon ascendente sul figlio, che presto torna al lavoro, dove lo aspetta una macabra scoperta: nel cassonetto del Merlotte’s c’è il cadavere di Arlene che ha, stretta intorno al collo, una sciarpa appartenuta a Sookie.
Una sera Sookie è invitata a raggiungere Eric al Fangtasia dove, in presenza di Felipe de Castro, viene ufficialmente sciolto il loro matrimonio per poi celebrare, successivamente, quello fra il vampiro vichingo e la regina dell’Oklahoma. Comunque Eric non rinuncia a proteggere Sookie e chiama una delle sue figlie di sangue, Karin, affinché vigili sulla sua abitazione.
L’indomani la polizia si presenta alla porta di Sookie, l’arresta per l’omicidio di Arlene, e la conduce in prigione dove dividerà la cella con Jane Bodehouse, un’alcolista cliente abituale del Merlotte’s.
Al processo, la ragazza si commuove davanti al numero di persone che sono giunte per dimostrarle il loro affetto, ma la sorpresa più grande è costituita da Mustapha, il quale annuncia che Eric pagherà la cauzione stabilita per il suo rilascio. Le prove rilevate dalla polizia scagionano Sookie, ma non forniscono alcuna indicazione sull’identità dell’assassino.
Approfittando di un periodo di relativa pace, Sookie passa qualche momento d’intimità con Sam. Ma durante una serata, viene rapita e fatta salire su un furgone, dove ci sono il reverendo Newlin della Confraternita del sole, l’avvocato Glassport e il suo cugino fatato Claude. I rapitori, avendo fallito nel piano che prevedeva il sacrificio di Arlene, hanno in mente di ottenere ad ogni costo la loro vendetta.



Quest’ultimo volume, come l’autrice precisa in prefazione, termina secondo i suoi piani originali. La serie, infatti avrebbe dovuto essere più breve e probabilmente le implicazioni delle origini fatate di Sookie dovevano avere un peso inferiore, lasciando più spazio alle conseguenze pratiche e sociali dell’integrazione dei vampiri nella società americana.
In questo romanzo la narrazione non è esclusivamente in prima persona, l’autrice si allontana da Bon Temps e descrive i mefistofelici accordi dei “cattivi” usando la terza persona.
Non stupisce il fatto che la storia tra Sookie ed Eric finisca: quest’ultimo ha man mano assunto un ruolo sempre più marginale, perdendo parte del fascino guerriero che ha ammaliato le lettrici nei primi volumi (compresa l’esilarante battaglia in tuta di lycra rosa di Morti viventi). Coglie di sorpresa, invece, la nascita di un sentimento d’amore fra la protagonista e Sam.
La rimpatriata di amici vecchi e nuovi, tipica degli happy end americani, è ben realizzata e non abbassa la tensione delle vicende, che si mantiene palpabile fino alla fine.
Non sapremo come sarà la vita a Bon Temps nei prossimi anni, ma è facile immaginare Sookie che, insieme a Tara e Michelle, estrae dalle tasche dozzine di fotografie dei bambini che avrà con Sam mentre sono sedute dal parrucchiere e organizzano un barbecue per la serata.

Risorse Web:
Sito dell’autrice
Charlaine Harris su Wikipedia
Delos Books
 

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