Testata: DAMPYR, N.262Episodio: SCHIAVI DEL KROKODIL
Testi: DAVIDE BARZI
Disegni: FABIANO AMBU
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 01-2022
All’ospedale di Erebuni i nostri apprendono da Michel Dast e Arno Lotsari del Medical Team che Hagop era caduto nella dipendenza da krokodil, un oppiaceo artigianale molto economico, che nel giro di poche settimane rende la pelle simile a quella di un coccodrillo, con una speranza di vita di due o tre anni. Per uscirne, Hagop si arruolò, finendo poi in Kurdistan con un gruppo paramilitare di mercenari.Harlan e soci scopriranno che l’attacco all’orfanotrofio era il primo atto di una vendetta non solo contro infermieri e medici dediti allo spaccio di krokodil, ma anche contro un fratello colpevole di abbandono. La resa dei conti avverrà nei sotterranei della città fantasma di Ağdam, in Azerbaigian.
In questo episodio, incentrato su una realtà di maltrattamenti su minori e di spaccio di droga, spicca la spietatezza dei medici e degli infermieri dell’orfanotrofio. I due giovani protagonisti, resi orfani dalla guerra, hanno in sostanza un destino segnato: per loro non c’è scelta, non c’è speranza di salvezza, se non nella soluzione finale, l’unica in cui possono infine ritrovarsi.È sempre un piacere poter ammirare i disegni di Fabiano Ambu, che risultano a tratti ariosi e con grande senso dello spazio, in particolare nelle vignette multiple dei paesaggi e degli scorci architettonici, più spesso scuri e carichi di ombre, a tradurre la cupezza della storia. Il tratto è pulito, nitido, e notiamo la bravura dell’artista anche in piccoli particolari come i tendini di una mano, la ruga di un volto o un pupazzo abbandonato, in grado di creare efficacemente sensazioni di tensione, rabbia o tristezza.
Risorse Web:
Blog di Davide Barzi
Sito web di Fabiano Ambu
Pagina Facebook di Fabiano Ambu
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr
Nei giorni seguenti i nostri devono darsi da fare per difendere i loro amici: Jorge viene salvato da Tesla dalle grinfie della Carmen di Bizet, Saugrénes è sottratto da Harlan al Faust di Gounod, Nikolaus sfugge al Barbiere di Siviglia di Rossini grazie all’intervento di Harlan e Kurjak. Tutte queste messe in scena non sono che il preludio all’attacco finale di Rubicante, che non agisce di sua iniziativa, ma è al servizio di Henzig, il Maestro della Notte cinefilo: lo scontro finale avverrà sulle note del Macbeth di Giuseppe Verdi.
I disegni di
Jack è in attività ancora oggi, e la notizia delle sue ultime vittime attira Harlan ed Emil nella contea di Donegal, in Irlanda. I nostri scoprono così che la storia di Stingy Jack, condannato eternamente a vagare in un limbo alla luce di una lanterna, è ben più che una leggenda. Indagando sulla sua maschera, un’antica lanterna simile a quelle intagliate anticamente in Irlanda per la festa di Ognissanti, Dampyr e socio giungono al Blue Velvet Circus, che Jack ha appena lasciato dopo un litigio con l’impresario di turno. Harlan e Kurjak vengono aiutati a cercare l’uomo dalla trapezista Grace, la ragazza di Sean, il nuovo figlio adottivo di Jack, la quale ha il potere di vedere nell’animo delle persone. L’anima e il potere di Grace fanno gola a Cailleach, che aiutata da Jack intraprende un diabolico piano per impadronirsene. Ma per riuscire nel loro intento, i due dovranno prima affrontare Harlan e Kurjak.
Questa storia di
A più di vent’anni dall'esordio, Dampyr è diventato un film, la cui uscita in sala è stata annunciata per il 28 ottobre prossimo. Per accompagnare l’evento la Bonelli ha pubblicato una miniserie che racconta le origini di Dampyr, e nell’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con uno dei due creatori, nonché principale sceneggiatore, ovvero Mauro Boselli.
Caleb scopre intanto che Azara è la più giovane dei Maestri, allevata personalmente da Dagda e iniziata a molti dei suoi segreti. Visse a lungo sotto l’ala di Erlik Khan, poi entrò nell’ordine dei Templari. In seguito alla morte di Dagda, si mise alla ricerca delle sue invenzioni perdute in tutto il mondo, e nel XIV secolo trovò l’Oculus nella penisola arabica, forse nascosto da Vathek.
Molto suggestivi, come sempre, i disegni di
Dopo aver attirato Harlan e Bobby in una caverna sulle Gila Mountains, guidati dal vecchio indiano Danny Greengrass, con l’aiuto di un gruppo di non-morti Dern riesce a procurarsi un’arma con proiettili al sangue di Dampyr. Il vampiro quindi torna da Nemech per salvare Inés, ma finisce per diventare una pedina del Dottor Dolore, che è riuscito con i suoi esperimenti a rimettere in gioco un pericoloso nemico di Harlan.
I disegni si presentano molto dinamici nelle scene d’azione, in particolare nelle sequenze di lotta sul ring e quelle con i Maestri, che si muovono a velocità supersonica. I giochi di luce di Dal Campo, in cieli dai raggi radenti e nubi minacciose, conferiscono alle scene un forte senso di drammaticità. C’è qui, in definitiva, una regia quasi cinematografica, arricchita da primi piani dei personaggi molti efficaci e sequenze spettacolari, come quella in cui Marsden emerge risanato da una piscina di sangue.
La storia corre su due binari temporali: il presente con le indagini sul vampiro Dern, vicenda d’azione in cui interviene il nostro Harlan, e il passato di Bobby Quintana, con una serie di avvincenti flash-back che gettano nuova luce sulla vita e sul carattere del personaggio, reduce da un’infanzia difficile, vissuta tra strade controllate dalla criminalità e piene di tentazioni. Il fatto che oggi Quintana sia ««il poliziotto più incorruttibile di Medellín» non è che la conferma di quello che avevano già visto di buono in lui la madre e lo stesso Dern.