lunedì 30 novembre 2015

Dal Dracula del futuro ai vampiri imborghesiti di “Lukas”: intervista a Michele Medda

A tre numeri dal gran finale di Lukas Reborn, mini-serie della Sergio Bonelli Editore, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Michele Medda, creatore della serie insieme al disegnatore Michele Benevento, e autore dei testi di tutti gli episodi.

Qui potete leggere il testo integrale dell’intervista: Dal Dracula del futuro ai vampiri imborghesiti di Lukas.

Di seguito qualche piccolo estratto:

«Vampyrus, nonostante l’ambientazione nel futuro, è una versione per certi versi “filologica” del Dracula di Bram Stoker, sviluppata come racconto “faustiano” di un patto col diavolo. Vlad Shreck è un vecchiaccio che non si rassegna all’avanzare dell’età. E, in cambio dell’eterna giovinezza, accetta di diventare un mostro.»

«Nel romanzo di Stoker, Dracula è solo un vecchiaccio schifoso, e il Nosferatu del film di Murnau è ugualmente ripugnante. Invece, da Bela Lugosi in poi, i vampiri sono diventati sempre più figaccioni!»

«Le grandi città, per un bambino come me, che viveva su un’isola, erano posti lontanissimi e meravigliosi: quello che in passato erano stati la frontiera, la giungla, l’oceano e il deserto. Per me l’Avventura, con la A maiuscola, era lì.»

«Per quanto riguarda Lukas, sono stato fortunato ad avere Michele Benevento come co-creatore. È lui il responsabile dell’aspetto della città, che è fantastico e originale, un mix di architetture europee e americane. È stato un lavoro fondamentale per la serie, tanto che è difficile pensare a Lukas senza quei panorami urbani.»

Risorse Web:
Blog di Michele Medda
Pagina Facebook di Lucas
Schede di Nathan Never: Vampyrus, I figli della notte
Sergio Bonelli Editore
 

domenica 22 novembre 2015

Collana Weird Tales N.9 - Van Helsing Contro Jack lo Squartatore

Titolo: COLLANA WEIRD TALES, N.9
Episodio: VAN HELSING CONTRO JACK LO SQUARTATORE
Testi: JACQUES LAMONTAGNE
Disegni: SINISA RADOVIC, BILL REINHOLD
Copertina: S.RADOVIC, NADINE THOMAS
Traduzione e lettering: I COSMONAUTI
ISBN: 978-88-6911-185-3
Pagine: 96
Ed. or.: SOLEIL, 06/2012-01/2015
Ed. it.: EDITORIALE COSMO, 08-2015

Con Van Helsing Contro Jack lo Squartatore, la collana “Weird Tales” ha proposto nell’uscita di mezza estate una storia non esplicitamente vampiresca, ma che vede protagonisti alcuni personaggi del Dracula di Stoker.

Da quando uccise Dracula sui monti della Transilvania, il dottor Van Helsing non dorme più sogni tranquilli. Rifugiatosi nella sua casa di South Kensington, in cui è assistito dal maggiordomo Peter, per sfuggire agli orribili incubi è caduto nella spirale della morfina.
Due anni dopo il suo scontro con il vampiro, nel settembre 1888, Van Helsing riceve la visita dell’ispettore Frederick Abberline di Scotland Yard, che chiede il suo aiuto per il caso di un assassino di prostitute attivo nell’East End londinese, soprannominato Jack lo Squartatore. Le vittime, tre finora, sono state in alcuni casi sgozzate e mutilate.
Quella notte vengono uccise altre due donne: Elisabeth Stride e Catherine Eddowes, una delle quali sognata poco prima da Van Helsing. Stavolta, però, l’assassino ha lasciato un’impronta di sangue, che si spera possa tradirlo, mentre un altro elemento curioso è una rosa rinvenuta sul corpo della Stride. Il giorno seguente, il dottore fa delle ricerche al Queen’s Head, pub frequentato dalla Stride. Qui riesce a strappare qualche informazione a Annie Millwood, amica della vittima, la quale dice di aver visto con lei un uomo con una sacca di cuoio nero brillante. Mentre sta uscendo, Van Helsing viene fermato da una vecchia zingara cieca, che lo turba non poco dicendogli che il male lo segue: la notte la donna torna nei suoi incubi insieme a Dracula.
Il mattino seguente Abberline e Van Helsing si recano all’ospedale dove è ricoverata la Millwood, che nella notte è scampata a un’aggressione dello Squartatore. La donna sembra riconoscere il dottore prima di essere sedata. Poi, rimasta per qualche minuto priva di sorveglianza, viene ammazzata da un uomo infilatosi nella stanza, e che riesce a fuggire.
Mentre lo Squartatore continua a uccidere, l’ispettore suggerisce un’ipotesi ispirata dalla storia di Jekyll e Hyde, rappresentata in quei giorni al Lyceym Theater: l’assassino potrebbe avere una doppia personalità, e quindi apparire come una persona perfettamente normale nella vita di tutti i giorni. La mancanza di risultati nelle indagini spinge il commissario Warren ad affidare il caso al comandante Smith, il quale sembra conoscere bene i problemi di Van Helsing e la sua familiarità con la morfina.


Questo pastiche stokeriano inizia, opportunamente, dalla fine di Dracula, con la resa dei conti un po’ rivista ai fini della narrazione. Dracula e le sue spose, infatti, continuano per anni a tormentare i sogni di Van Helsing, che racconta: «Quel giorno, sui Carpazi, ho guardato il male negli occhi... uno sguardo così freddo, così cupo, privo di sentimenti umani... un baratro in cui la mia anima si è persa». Van Helsing è qui un uomo provato, che non è indifferente al male, e se lo porta dentro senza riuscirsene più liberare. È per questo che il dottore cerca l’oblio nella droga, cercando di rimanere a galla, ma in realtà discendendo sempre più negli abissi della dipendenza. L’umanità e le debolezze di Van Helsing sono, in effetti, il punto forte della storia, che per il resto scorre un po’ scontata, con la vicenda fin troppo conosciuta dello Squartatore.
Buono il lavoro di ricostruzione dei bassifondi della Londra vittoriana, di cui gli autori ci descrivono persino i cattivi odori, quando Van Helsing si porta un fazzoletto al naso scendendo dalla carrozza. Ben realizzata anche caratterizzazione grafica dei personaggi, in particolare colpiscono le espressioni di preoccupazione di Van Helsing, del delirio della zingara, della malvagità di Dracula.
In definitiva, pur non facendo gridare al capolavoro, questo Van Helsing è certamente una lettura piacevole.

Risorse Web:
Lamontagne su Wikipedia
Radovic su Wikipedia
Reinhold su Wikipedia
Anteprima dell’edizione francese
Editoriale Cosmo
 

giovedì 19 novembre 2015

Nosferatu

Titolo: COSMO SERIE BLU, N.28
Episodio: NOSFERATU
Testi: OLIVIER PERU
Disegni: STEFANO MARTINO
Colori: no
Copertina: STEFANO MARTINO
Traduzione e lettering: I COSMONAUTI
ISBN: 978-88-6911-071-9
Pagine: 112
Ed. orig.: EDITIONS SOLEIL, 03-2011/08-2012
Ed. it.: EDITORIALE COSMO, 01-2015

L’Editoriale Cosmo, tra le sue varie collane, ha pubblicato diversi fumetti vampireschi. Tra questi il Nosferatu di Peru/Martino, pubblicato nella “Serie Blu” all’inizio dell’annno.

In una foresta maledetta presso Bombay, una frana ha riportato alla luce un antico tempio dove dorme Nosferatu, il primo Maestro dei vampiri. Risvegliato da due ragazzini entrati per gioco, il vampiro si sposta nella vicina baraccopoli. Qui si spaccia per un guaritore e, curando i lebbrosi con il suo morso, si crea il suo esercito.
Dall’altra parte del mondo il vampiro Lucius Vladica ha avvertito il risveglio del Maestro, che credeva definitivamente morto, e mette in allarme la comunità dei vampiri. È l’unico a sentirlo, perché nel 40 d.C. ne fu trasformato. All’epoca Lucius era un centurione romano, a cui l’imperatore Caligola fece imprigionare ingiustamente la moglie Mucia. Nosferatu era consigliere dell’imperatore e, invaghitosi della donna, cercò invano di farla liberare. Per vendicarsi, Nosferatu trasformò Lucius e con il suo aiuto uccise l’imperatore, per poi andar via con Mucia. Ora Vladica e gli altri vampiri riescono a rintracciare Nosferatu a Bombay, ma sono attirati in una trappola e Vladica viene fatto prigioniero.
Intanto ad Amsterdam una confraternita di “nemrod”, cacciatori di vampiri, ha fiutato che qualcosa di grosso sta accadendo. Tra questi c’è Erick van Hess, a cui la famiglia venne sterminata dai vampiri e che fu costretto a prendersi la colpa degli omicidi dei suoi cari.
Con la promessa di riportargli Mucia, Nosferatu riesce a convincere Vladica a unirsi alla sua causa nella creazione di un nuovo regno. Lo porta quindi alle rovine di Tell-e Malyan, la dimora degli Oscuri, dove nacque la razza dei vampiri. Furono proprio gli Oscuri, nel 700 a.C., a trasformare in creature immortali Nusferrah e Yehoshua, i quali divennero Nosferatu e Gesù, ma che venivano trattati da semplici schiavi. Ora sembra che gli antichi e potenti nemici siano tornati.


Parlare di un fumetto come Nosferatu richiede un chiaro distinguo tra storia e disegni. La prima, pur presentano degli spunti intriganti come il sonno e il risveglio di Nosferatu in India e l’aggancio con il mondo dell’antica Roma, risulta eccessivamente fitta e macchinosa: in pratica c’è troppa carne a cuocere. Ne risente la fluidità del racconto, in cui, per un’ansia di raccontare troppe storie, divise tra passato e presente, l’autore finisce per trascurare i suoi personaggi e rendere la lettura faticosa. Sembra quasi che Peru abbia voluto condensare nelle due parti del volume molti più episodi. Alcune figure risultano, poi, quasi superflue nell’economia della storia, come i cacciatori di vampiri, e le stesse motivazioni di Nosferatu sembrano un po’ deboli.
Tutt’altro discorso per i disegni di Stefano Martino, semplicemente strepitosi. Precisi e dettagliati, rendono efficacemente diverse ambientazioni e periodi storici, caratterizzano ottimamente i personaggi, dall’ampia gamma espressiva, e regalano qualche brivido nelle scene forti. E dire che perdono molto nell’edizione italiana (b/n con formato 16x21), rispetto all’edizione francese (a colori, con formato 23x22).

Risorse Web:
Olivier Peru su Wikipedia
Blog di Stefano Martino
Anteprima dell’edizione francese
Scheda di Nosferatu
Editoriale Cosmo
 

martedì 17 novembre 2015

Lukas Reborn - N.8

Titolo: LUKAS REBORN, N.8
Episodio: DOPPIO GIOCO
Testi: MICHELE MEDDA
Disegni: WERNER MARESTA
Colori: no
Copertina: MICHELE BENEVENTO, LORENZO DE FELICI (colori)
Lettering: LUCA CORDA
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 11-2015

Ednar, ex avversario nell’arena e ora amico di Lukas, riceve la visita di due uomini del boss Vladimir, che vogliono costringerlo a riassumere un delinquente nella sua palestra. Per sua fortuna sopraggiunge Lukas, che risolve la situazione e poi si propone a Ednar come socio, così da risollevarne le esauste finanze.
Notata in una conferenza, Bianca Roberti viene assunta come consulente dell’immagine di Ridley Moran, il maggiore avversario di Smiley nella corsa alla carica di Governatore. Bianca si trasferisce nella villa di Moran a Sandal Hill, dove inizia a scrivere discorsi per il politico. Durante la serata, si ritrova in macchina con l’autista Hugo, che va a prendere alla stazione la giovane Amy Deschanel. Questa è un’ex collaboratrice dell’associazione Samaritan di Natalie Smiley e del fidanzato Jerry Carmody. Amy ha le prove della corruzione di Jerry ed è venuta a consegnarle a Moran, che le ha offerto una considerevole cifra, così da rovinare il suo avversario politico. Ma Smiley non rimane a guardare e incarica i vampiri Doobie e Manya di recuperare i documenti. I due scagnozzi speronano l’auto che trasporta Amy e Bianca, e cercano di acciuffare la ragazza. Braccate, Bianca e Amy si rifugiano negli uffici di una miniera, dove Bianca riesce ad avvisare Lukas.
La Squadra Phoenix, intanto, ha grossi problemi a gestire Seymour, un troll sotto la loro custodia, che riesce a scappare e fa delle vittime prima di essere riacciuffato da Myra.


In questo episodio, senz’altro tra i migliori della serie, non sono tanto centrali le emozioni e il carattere dei personaggi, quanto la realtà in cui si muovono. La città in cui vediamo camminare Lukas è un luogo alienante, in cui «non si scorgeva un solo sorriso tra le persone che sciamavano nelle stazioni della metropolitana. Tutte le facce sembravano avere la stessa espressione: quella di chi è rassegnato a un oggi senza domani». Quello tratteggiato è un Paese che «sta per esplodere» per gli attriti tra potere e popolo, in cui ci si pone scrupoli a fare dei figli (come osserva Ednar), in cui la crisi ha messo in ginocchio piccoli imprenditori e lavoratori, in cui lo studio e la preparazione contano poco o niente, in cui ai disperati il suicidio può sembrare una soluzione. Sconforto e angoscia non possono che dilagare in un mondo in cui quel che conta di più sono i soldi, come testimonia il personaggio di Amy.
Muovendo una dura critica sociale, Medda sembra, tradendo una certa ansia per il futuro, porre a sé e ai lettori la tacita domanda se quella della politica sia ancora la strada capace di risolvere i problemi della gente. La dice lunga, a tal proposito, il disincanto finale di Bianca, la quale realizza che non c’è differenza tra i due avversari politici: che vinca il bianco o il nero, niente cambierà. E in tutto ciò permane la cecità della gente, che continua a tenere fissi gli occhi sul televisore, ipnotizzata dal racconto mediatico della realtà.
L’unica possibile via d’uscita la indica proprio Bianca, quando rivendica la sua integrità e spiega l’inutilità della corsa ai beni superflui e a un benessere fittizio, abbracciando di fatto il concetto pasoliniano della disumanità della società dei consumi.
Efficaci ed espressivi i disegni di Maresta, che si concede una certa libertà nella costruzione della tavola, rompendo a più riprese la classica griglia bonelliana.

Risorse Web:
Blog di Werner Maresta
Werner Maresta su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
 

lunedì 16 novembre 2015

Lukas Reborn - N.7

Titolo: LUKAS REBORN, N.7
Episodio: I VAMPIRI
Testi: MICHELE MEDDA
Disegni: FREDERIC VOLANTE
Colori: no
Copertina: MICHELE BENEVENTO, LORENZO DE FELICI (colori)
Lettering: ALESSANDRA BELLETTI
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 10-2015

Per scoprire qualcosa del suo passato, alla fine Lukas accetta di parlare con Zerbal Halabi: viene quindi a sapere il suo nome da umano, Jordan Black, della guerra che l’ha messo contro Wilda Belsen e il fratello Magnus, e di essere forse stato manovrato da Alban Vass per disfarsi del Direttivo dei Ridestati. Non senza sorpresa di Lukas, poi, Zerbal gli propone un lavoro come guardia del corpo di Smiley. Dopo una lunga riflessione, pur sconsigliato da Barbara, Lukas accetta, in modo da potersi avvicinare a Smiley e vendicare Zio Ming.
Lukas prende servizio e fa da scorta a Smiley a una una raccolta fondi per la campagna elettorale di Patrick Lagrange per la carica di Governatore. Durante la serata il ridestato sventa l’attentato di un disperato senza lavoro, mentre tra le strade è da poco terminata una manifestazione di protesta sfociata nel sangue.
Intanto in città giunge Natalie, la figlia di Smiley, che di tanto in tanto ritorna all’ovile nonostante un rapporto non proprio idilliaco con il genitore. Lukas riceve le confidenze della ragazza, che lamenta di non riuscire neanche a cenare con il padre per i suoi troppi impegni.
Alcuni membri dell’Ordine dei Vampiri, comunque, sembrano non gradire molto l’eccessiva esposizione e il crescente potere di Smiley, tanto da decidere di passare all’azione. E questo darà a Lukas la possibilità di prendersi la sua vendetta.

Questo episodio ha un che di amaro per alcuni riferimenti all’attualità, in particolare a una società ingiusta, in cui le proteste della gente in difficoltà vengono zittite con la forza, in cui il divario aumenta sempre più tra i poveri e i ricchi, che hanno «spolpato il Paese», dove i disperati giungono a gesti estremi per vendicarsi dei potenti, che però sembrano troppo forti e finiscono sempre col vincere. Altro tema è quello dell’umanità dell’animo di Lukas, che, avendo la vendetta a portata di mano, si trova davanti al dilemma di una scelta drastica: far fuori un nemico della comunità o restituire un padre alla figlia innocente?




Risorse Web:
Pagina Tumblr di Frederic Volante
Frederic Volante su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
 

Lukas Reborn - N.6

Titolo: LUKAS REBORN, N.6
Episodio: VIVERE, MORIRE
Testi: MICHELE MEDDA
Disegni: LUCA CASALANGUIDA
Colori: no
Copertina: MICHELE BENEVENTO, LORENZO DE FELICI (colori)
Lettering: VALENTINA PEJRANO
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 09-2015

Nel numero 5 (Il Traditore), il nuovo Primus dei Ridestati, Alban Vass, sguinzagliando il giornalista Eddie Baron, cerca di incastrare Cyrus Smiley, il cui potere sta aumentando sin troppo velocemente. Lukas ritrova un suo ex avversario dell’arena, che gli presenta il nuovo campione, Andy, colui che lo tradì durante l’assalto al castello di Wilda, e che alla fine decide di espiare le sue colpe.

Nel numero 6, dopo aver ritrovato Jessica, la figlia della sua vecchia fiamma Bianca, e scoperto che sono passati vent’anni dalla sua vita precedente, Lukas decide di trascorrere un po’ di tempo con Barbara. Mentre in città trasmettono la prima di Blood Sunrise, film di vampiri teen-ager con problemi esistenziali, i due si concedono una gita al fiume. Barbara racconta di quando, trent’anni prima, fu sorpresa dal suo amante Pierre mentre accoltellava un uomo per nutrirsene, per poi veder uccidere Pierre da Victor, un ridestato chiamato per farla sparire e cambiare identità. Ma ora Lukas si accorge che sono spiati da un uomo, il quale riesce a sfuggirgli.


Tornato in città, Lukas incontra Raoul, vampiro fedele a Zio Ming, e apprende della minaccia costituita da Zerbal, l’amante di Smiley. Intanto i vampiri Manya e Doobie, sempre per conto di Smiley, eliminano il giornalista Eddie Baron.
Barbara viene avvicinata da una donna e da un uomo che si dicono giornalisti. Poi viene colpita a tradimento e si risveglia legata a una sedia. La donna si rivela essere Lorraine, la moglie tradita e abbandonata del suo vecchio amante Pierre, e da anni alla ricerca di vendetta.

In questo episodio, nuovi sviluppi della trama principale sono abilmente intrecciati alla storia di Barbara, di cui ci viene svelato un pezzo importante del passato con gravi conseguenze nel presente. Dal canto suo, Lukas riesce finalmente a riallacciare i fili con il suo passato, nonostante Barbara lo inviti a lasciarselo alle spalle e a vivere l’oggi. Altri intrighi si ordiscono nelle società dei vampiri, mentre i ridestati cercano di capire le contromosse da fare per non rimanere indietro.
Gli autori si concedono anche un divertente sfottò ai film pseudo-vampireschi della saga di Twilight, parlando dei quali non possiamo che essere d’accordo con uno dei personaggi, una tassista che passa davanti a un enorme manifesto del film con un ridestato nell’auto, quando dice: «Io non capisco... non mi ispirano tutta questa simpatia, i vampiri...».

Risorse Web:
Intervista a Michele Medda e Michele Benevento
Sergio Bonelli Editore
 

domenica 15 novembre 2015

Lukas Reborn - N.4

Titolo: LUKAS REBORN, N.4
Episodio: LA BELVA
Testi: MICHELE MEDDA
Disegni: LUCA CASALANGUIDA
Colori: no
Copertina: MICHELE BENEVENTO, LORENZO DE FELICI (colori)
Lettering: RICCARDO RIBOLDI
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 07-2015

Salvato dai suoi nel deserto, ma ormai in fin di vita, Zio Ming chiama Lukas al suo capezzale per avvertirlo del pericolo costituito da Smiley, un vampiro assetato di potere che ha mezza città nelle proprie mani.
Facendosi fare delle analisi, Yan Yu scopre di star pian piano ringiovanendo, a differenza degli altri vampiri che invece invecchiano inesorabilmente. La spiegazione sta nel fatto che lei si nutre di sangue fresco, bevendolo direttamente dalle sue prede, anziché di sangue con conservanti.
Intanto Frida, inseguita da un gruppo di bifolchi intenzionati a incassare la taglia sulla sua testa, finisce in un conflitto a fuoco e si trasforma in lupo. Ma la licantropa deve affrontare anche la polizia, e finisce in trappola in una villa-museo nel Parco della Primavera. Lukas, aiutato da Barbara, si finge un agente della squadra Swat, e mette fuori combattimento gli altri agenti. Rimane quindi solo per qualche minuto con Frida, e la convince a dirle dove si trova Yan Yu. Anche stavolta Myra e la Squadra Phoenix arrivano troppo tardi.
Yan Yu accetta che Lukas la porti da Zio Ming, ma compromette tutto non riuscendo a controllare la rabbia per la sorte della sua amata.


Anche in questo episodio l’azione la fa da padrona, com’è giusto che sia alla resa dei conti di questo mini-ciclo. Il folle sogno di Frida e Yan Yu si scontra alla fine con l’ordine imposto dalla società degli Oscuri, la quale non tollera che le due amanti abbiano liberato la propria natura selvaggia: è troppo importante per gli Oscuri, che tali vogliono rimanere, portare avanti se non una convivenza pacifica, una tolleranza reciproca con gli umani.
Non manca qualche piccolo tocco di poesia quando affiorano i ricordi di Lukas, che spesso riguardano la Bianca amata nella vita precedente, àncora del suo essere umano: il ridestato continua a inseguire i suoi sogni e i suoi ricordi per ricostruire pezzi del suo passato.

Risorse Web:
Intervista a Michele Medda su Lo Spazio Bianco
Pagina Facebook di Lucas
Sergio Bonelli Editore
 

Lukas Reborn - N.3

Titolo: LUKAS REBORN, N.3
Episodio: IN TRAPPOLA
Testi: MICHELE MEDDA
Disegni: ANDREA BORGIOLI
Colori: no
Copertina: MICHELE BENEVENTO, LORENZO DE FELICI (colori)
Lettering: VALENTINA PEJRANO
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 06-2015

Continuando le sue indagini, Lukas si reca al ristorante dove lavorava Yan Yu e rintraccia la sua collega Tammy Winorski. Dopo un incontro infuocato con l’avvenente cameriera, Lukas si risveglia mezzo dissanguato e scopre che questa è in realtà una vampira. Allo stremo delle forze, il ridestato viene ammanettato a un termosifone. Tammy chiama il suo uomo, il vampiro Yorgo, che la raggiunge a casa e si fa convincere a nascondere per il momento la cosa a Smiley, per sfruttarla a loro vantaggio. A completare il suo piano, la vampira riesce a farsi invitare a una delle famose serate di Smiley, mentre Yorgo fa la guardia al prigioniero. Ma Lukas riesce a liberarsi e affronta Yorgo, proprio mentre alla porta giungono l’agente Myra e Amos della Squadra Phoenix, che sono sulle tracce di Frida.
Dal canto suo, Tammy riesce ad avvincinare il potente Smiley e a infilarsi nel suo letto. Quando il vampiro, però, si allontana per una telefonata, Tammy si ritrova davanti la sua gelosissima e ambiziosa amante Zerbal.
Mentre Frida e Yan Yu giocano con le loro prede umane, Zio Ming rimane sepolto nel deserto fino al collo con la testa esposta al sole, per essersi rifiutato di collaborare con Smiley e di tradire Lukas e la nipote.


In questo episodio pieno d’azione, vediamo Lukas sedotto, abbindolato e torturato, e anche soggetto al dolore fisico, cosa insolita per un ridestato. Un intrigante scorcio dei vertici della frivola società dei vampiri, dedita a vizi e corruzione, viene tratteggiato con la festa di Smiley (non a caso in stile antica Roma), che si fa addirittura annunciare in versi e si circonda di lacchè e concubine. E apprendiamo che giochi di potere, intrighi e omicidi non mancano di certo neanche tra gli immortali. La stessa Tammy, con il suo arrivismo, l’arroganza e la scaltrezza, è un personaggio particolarmente riuscito, che desta interesse e quasi dispiace per la sua sorte...

Risorse Web:
Blog di Andrea Borgioli
Intervista a Andrea Borgioli su Fumettologica
Sergio Bonelli Editore
 

sabato 14 novembre 2015

Lukas Reborn - N.2

Titolo: LUKAS REBORN, N.2
Episodio: LE CACCIATRICI
Testi: MICHELE MEDDA
Disegni: LUCA CASALANGUIDA
Colori: no
Copertina: MICHELE BENEVENTO, LORENZO DE FELICI (colori)
Lettering: VALENTINA PEJRANO
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 05-2015

Su una spiaggia assolata, Zio Ming racconta a Lukas che fu trasformato in vampiro dalla nipote Yan Yu perché ormai malato e con una breve aspettativa di vita. Ormai i vampiri, attivi nel business degli emoderivati, vivono da quasi un secolo in pace con gli umani. Yan Yu Ming, però, è entrata nelle file dei vampiri predatori e si è esposta alla punizione della comunità: occorre trovarla per metterla in salvo. Incentivato da un’ottima paga, Lukas accetta di cercarla e inizia le indagini: ben presto viene fuori il nome di Frida Balk, una sanguinaria licantropa con cui Yan Yu sta vivendo un’intensa storia d’amore.
Seguendo l’ululato di una coppia di lupi, Lukas finisce nel giardino di una ridestata, la scrittrice Barbara Paul, che lo prende in simpatia e decide di aiutarlo. In un bar, Lukas e Barbara scoprono che la locale comunità di licantropi sta braccando Frida, la quale ha abbandonato il clan per mettersi con una vampira: la cosa non può passare impunita secondo la loro legge.


Intanto Myra Cabot salva un ostaggio e risolve il suo primo caso: Moore, un uomo che parla in una lingua sconosciuta e che sembrerebbe un mostro trasformato dalla lettura del misterioso libro Sholl Oryu. Anche la Squadra Phoenix ora è sulle tracce di Frida.
Zio Ming, tradito da Yorgo, viene convocato da Smiley, il gran capo della società dei vampiri.


Questo volume propone una storia di collegamento nella trama generale, in cui compaiono nuovi intriganti personaggi. Vediamo Lukas menare le mani al fianco della sua nuova amica Barbara Paul, mentre prende spazio la vicenda di Myra, che dimostra doti inaspettate e sembra nascondere qualche segreto. In generale, l’episodio, meno incentrato sugli aspetti introspettivi, presenta una buona dose d’azione e non manca qualche scena forte.
Continua ad ampliarsi il mondo degli Oscuri, con un ulteriore delinearsi delle strutture sociali degli esseri sovrannaturali, che ricordano un po’ quelle di True Blood: viene qui in particolare tratteggiata la comunità dei licantropi, i “figli della luna”, rozzi biker frequentatori di bar.

Risorse Web:
Blog di Michele Medda
Luca Casalanguida: disegnare per Lukas
Sergio Bonelli Editore
 

Lukas Reborn - N.1

Titolo: LUKAS REBORN, N.1
Episodio: NELL’ARENA
Testi: MICHELE MEDDA
Disegni: MICHELE BENEVENTO
Colori: no
Copertina: MICHELE BENEVENTO, LORENZO DE FELICI (colori)
Lettering: VALENTINA PEJRANO
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 04-2015

Lukas Reborn è un “ridestato”, cioè una sorta di zombie senziente tornato dalla morte. Lukas, però, è diverso dai suoi simili, perché ha una coscienza, è deciso a non cedere alla fame di carne umana e insegue il suo passato dimenticato, che gli torna alla mente sotto forma di sporadici flash-back.
Quando incalza la rabbia o arriva la fame, i suoi occhi diventano neri e la pupilla bianca, e in molti di questi casi gli diventa necessario l’uso della sua forza sovrumana.

Questa miniserie bonelliana è divisa in due stagioni di dodici episodi. Nella prima, intitolata semplicemente Lukas, il protagonista fa il suo ritorno tra i vivi, nella città di Deathropolis, dove inizia a lavorare come imbianchino, vive delle storie d’amore, stringe delle amicizie e si fa dei nemici. Nei vari episodi, lo vediamo affrontare gli “Oscuri”: giganti deformi, uomini ratto, licantropi, troll, zombie, serial killer e soprattutto la società dei Ridestati.
Nel secondo episodio (Predatori), fanno una breve comparsa anche dei vampiri, Konrad e Lou, i quali gli spiegano che la loro specie non attacca più gli umani, avendo organizzato dei centri di trasfusione dove viene loro fornito il sangue.


Nella seconda stagione, intitolata Lukas Reborn, ritroviamo il nostro protagonista dopo lo scontro con l’acerrima nemica Wilda, Primus dei Ridestati.
Rialzatosi di nuovo dalla tomba immemore della vita precedente, all’inizio Lukas vivacchiava alla giornata con il nome di Daniel Standing. Notato dal boss Hassan in una rissa, divenne uno dei suoi schiavi, ma privo di altre prospettive accettò di battersi per lui nel giro dei combattimenti clandestini. Due anni dopo Lukas è ancora il campione imbattuto di Hassan, tra i cui uomini c’è Theo, astro nascente delle arene clandestine e amico di Lukas. I problemi arrivano quando Theo, lasciandosi battere dal cugino, richiama su di sé la vendetta del padrone.
Lukas viene avvicinato da Zio Ming, un cinese a cui si rivolse nella vita precedente per procurarsi dei documenti falsi. Zio Ming gli rivela di essere un vampiro e gli propone di lavorare per lui per ritrovare la nipote. In cambio promette di svelargli il suo passato e la sua natura, e per il momento incarica i suoi vampiri, Yorgo e Raoul, di aiutarlo a salvare Theo.
Intanto la giovane Myra Cabot viene messa a capo della Sezione 107, agenzia governativa con il compito di risolvere casi misteriosi e inspiegabili, che viene riorganizzata e ribattezzata “Squadra Phoenix”.


Con il suo mix di horror e urban fantasy, le atmosfere cupe, le storie avvincenti e non scontate, Lukas si rivela una delle proposte più interessanti sul mercato fumettistico degli ultimi tempi. Originale e atipico, forte di aspri accenni di critica sociale, il racconto si dipana in una stretta continuity con gradevoli digressioni e in un sovrapporsi del presente e del passato di un eroe – o meglio, un antieroe – che tutto è fuorché senza macchia. Il suo continuo doversi riscoprire e reinventare, a seconda della fase del ciclo delle sue “rinascite”, fornisce moltissimi spunti narrativi, ottimamente sfruttati dal grande Michele Medda.
Questo episodio è più che altro un’introduzione alla storia generale, di cui fornisce molti elementi che incuriosiscono il lettore; vi ritroviamo Lukas con tanto di barba incolta, reduce da una vita ormai dimenticata, di cui per il momento nella sua memoria affiora solo il nome. Il mondo nascosto dei Ridestati si allarga con la società dei Vampiri, che complica non poco le cose, in una realtà metropolitana popolata da creature sovrannaturali, invisibili alla società degli umani.
I disegni di Michele Benevento, anche copertinista della serie, giocano molto sull’espressività dei personaggi e risultano efficaci ed essenziali.

Risorse Web:
Michele Medda su Wikipedia
Blog di Michele Benevento
Lukas su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
 

lunedì 9 novembre 2015

Collana Weird Tales N.5 - Scotland Yard

Titolo: COLLANA WEIRD TALES, N.5
Episodio: SCOTLAND YARD
Testi: DOBBS
Disegni: STÉPHANE PERGER
Colori: no
Copertina: STÉPHANE PERGER
Traduzione e lettering: I COSMONAUTI
ISBN: 978-88-6911-120-4
Pagine: 96
Ed. orig.: EDITIONS SOLEIL, 07-2012/07-2013
Ed. it.: EDITORIALE COSMO, 05-2015

La collana horror “Weird Tales” ci regala di tanto in tanto una storia vampiresca, come questo episodio di Scotland Yard, in cui ritroviamo molti personaggi di Dracula e lo stesso Stoker.

Londra, 1889. Lo scrittore Bram Stoker è alla ricerca di notizie che gli possano essere d'ispirazione per un'opera a cui sta lavorando, e apprende dal commissario Fix di due moderni “mostri”.
Durante un trasferimento di detenuti, i due pericolosi criminali Renfield e Carfax riuscirono a fuggire dal carro che li trasportava grazie all'attacco di un gruppo di malavitosi. Nell'evasione morì un agente e l’ispettore Tobias Gregson venne ferito. Tornato in servizio, Gregson fu salvato dal licenziamento e spostato da Fix nel seminterrato di Scotland Yard, il cosiddetto “Museo nero”, uno scantinato pieno di oggetti strani e che si diceva infestato. Qui lavoravano il dottor Seward, uno psichiatra a cui dovevano essere affidati i fuggiaschi, e la sua assistente Faustine Clerval (personaggio già incontrato in Mister Hyde contro Frankenstein, Collana Weird Tales n.2). Mentre Carfax iniziava a fare vittime, Gregson strinse alleanza con il colonnello Moran, uno dei capi della criminalità londinese, che aveva organizzato l'attacco al carro per uno dei suoi uomini, rimasto ucciso dai fuggitivi. Gregson quindi riuscì a trovare il nascondiglio di Carfax, dove l’uomo teneva i suoi macabri cimeli, e a farlo uscire allo scoperto, usando la Clerval come esca.
Gregson e Seward si recarono poi a Purfleet per vedere la casa in cui crebbe Renfield, dove era stato rinvenuto il cadavere dissanguato di un medico, proprio nel punto in cui anni prima furono trovati i corpi delle zie di Renfield, da lui uccise.


La Clerval si rivolse al dottor Treves, che ebbe in cura Renfield, e si fece consegnare il dossier e le bambole a cui il paziente era morbosamente legato. Dopo l'assassinio delle zie, Renfield fu trovato in uno stato catatonico, che si nutriva delle mosche e delle larve che pullulavano sul suo corpo. Alla ricerca delle sue bambole, Renfield si recò all’ospedale, dove uccise un uomo. Poi riuscì a depistare Gregson e si introdusse a Scotland Yard, dove Treves era tenuto sotto protezione. La Clerval fu costretta a consegnargli la valigia con le bambole, in cui però era stato nascosto un tracciante chimico. Gregson ritrovò quindi Renfield in un manicomio abbandonato, l’Holmwood Sanatarium, dove ebbe luogo lo scontro finale.
Fix raccomanda a Stoker di utilizzare la storia modificando nomi e dettagli. Come ringraziamento, viene invitato ad assistere alla rappresentazione del Faust di Henry Irving al Lyceum Theater.

Molta la carne a cuocere in questa storia, ricca di citazioni e decisamente intrigante, ma un po’ macchinosa nello svolgimento. I personaggi sono appena abbozzati e il racconto appare eccessivamente sbilanciato sull’azione, che salta troppo da una scena all’altra per essere davvero efficace. La seconda parte, comunque, scorre più fluida e avvincente.
I disegni sono acquerelli molto belli, ma perdono molto con la stampa in bianco e nero dell'edizione italiana. Si possono comunque apprezzare i preziosismi di Perger, che spesso utilizza una particolare costruzione della tavola, dall'effetto di grande respiro, con un’immagine di sfondo a tutta pagina e riquadri sovrapposti. La soluzione diventa particolarmente interessante quando, nei flash-back, i riquadri prendono la forma dei pezzi infranti di un vetro o dei quadranti di una ragnatela.

Risorse Web:
Dobbs su Wikipedia
Perger su Wikipedia
Anteprima dell’edizione francese
Editoriale Cosmo
 

lunedì 2 novembre 2015

Baltimore - Le Campane della Maledizione

Titolo: BALTIMORE - LE CAMPANE DELLA MALEDIZIONE
Testi: MIKE MIGNOLA, CHRISTOPHER GOLDEN
Disegni: BEN STENBECK
Colori: DAVE STEWART
Copertina: MIKE MIGNOLA con DAVE STEWART
Traduzione: STEFANO FORMICONI
Lettering: MP STUDIO
ISBN: 978-88-7759-700-7
Pagine: 144
Ed. orig.: DARK HORSE BOOKS, 2011 - 2014
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2014

"Di questi tempi non c’è molto che sia più spaventoso della politica, ma eccovi qualcosa che lo è, e la cosa buona è che quando avrete finito, potrete godervelo da capo e non vi rovinerà la vita, a differenza della politica.” Con queste parole Joe Lansdale, uno degli scrittori contemporanei di maggior successo (che occupa un posto d’onore fra i nostri preferiti) apre la presentazione alla seconda raccolta delle avventure di Baltimore, e, con la pungente ironia che lo contraddistingue, coglie perfettamente nel segno: Baltimore è un fumetto horror con i sacri crismi, capace di attirare il lettore in un mondo da incubo lasciandolo nel contempo incantato e scosso da brividi di genuino terrore.



L’ex soldato Henry Baltimore si sta muovendo attraverso l’Europa continentale alla ricerca del vampiro Haigus con cui ha un conto in sospeso che si risolverà solo con l’uccisione di quest’ultimo.

Gli indizi lo portano in un villaggio austriaco dove sembra che il vampiro abbia trovato rifugio in un convento che la peste ha reso ormai disabitato.
A Baltimore si unisce un giornalista, attratto dalla peculiarità della missione e, appena giunti sul posto, assistono a un macabro rituale di magia nera celebrato davanti a un pubblico di suore vampire dall’aspetto raccapricciante che, non appena si accorgono degli intrusi, li catturano e li fanno prigionieri.
 Il celebrante è un ambizioso mago che vuole assoggettare gli uomini al suo volere, a tale scopo ha ridato la vita a madame Blatavsky, una strega di cui ha recuperato le ceneri per mescolarle col sangue del vampiro Haigus , anch’esso prigioniero del convento.
Mentre la strega rediviva stipula un patto col vampiro liberandolo dalla prigionia, i piani del negromante vanno a rotoli e le suore saranno liberate dalla loro maledizione.
Intanto, sulle tracce di Baltimore, si sta muovendo un altro nemico disposto a seguirlo fin dove lo porterà la ricerca di Haigus.



Come per “Le Navi della Peste”, anche con quest’albo ci troviamo davanti a una spettacolare storia dell’orrore dove la grandiosa abilità affabulatoria di Mignola e Golden trova piena espressione nei disegni di Stenbeck e Stewart, lasciando il lettore favorevolmente colpito dai topos attinti a piene mani dai romanzi gotici e trasposti in un’ucronia del primo dopoguerra dove sembra inevitabile il trionfo delle forze del male. 


Risorse Web:
Sito web di Mike Mignola
Mike Mignola su Wikipedia
Sito web di Christopher Golden
Christopher Golden su Wikipedia
Sito web di Ben Stenbeck
Dark Horse Books
Magic Press Edizioni
 

Baltimore - Le Navi della Peste

Titolo: BALTIMORE - LE NAVI DELLA PESTE
Testi: MIKE MIGNOLA, CHRISTOPHER GOLDEN
Disegni: BEN STENBECK
Colori: DAVE STEWART
Copertina: MIKE MIGNOLA con DAVE STEWART
Traduzione: STEFANO FORMICONI - ALESSIO DANESI
Lettering: MP STUDIO
ISBN: 978-88-7759-507-2
Pagine: 144
Ed. orig.: DARK HORSE BOOKS, 2010 - 2012
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2012

Le librerie, ormai, non non offrono più una vasta scelta di proposte per quanto riguarda la narrativa dell’orrore; discorso diverso riguarda i fumetti fra i quali gli appassionati possono scoprire dei veri e propri capolavori, la graphic novel di cui ci apprestiamo a parlare fa parte di quest'ultima categoria.

La serie a fumetti “Baltimore” segue la pubblicazione del romanzo “Baltimore- il tenace soldatino di stagno e il vampiro (Mondadori, 2009), scritto a quattro mani dal poliedrico Mike Mignola, famoso per i fumetti Hellboy e BPRD, e Christopher Golden, autore di fantasy e horror poco conosciuto in Italia. Le avventure raccontate nel fumetto possono essere apprezzate anche senza aver letto il romanzo.


Durante la Prima Guerra Mondiale, con tutto il sangue versato nelle trincee, i vampiri escono dai loro nascondigli attirati dalla facilità di trovare nutrimento, ma non sempre i soldati feriti sono disposti a sacrificare la loro vita.
Lord Henry Baltimore ha avuto il coraggio di ribellarsi al vampiro Haigus sfigurandogli il volto con la baionetta, il gesto gli costò la perdita di una gamba, un’inezia rispetto a quello che trovò appena ritornato dal fronte con la speranza di ricongiungersi con la sua famiglia: Haigus aveva sterminato tutti i suoi consanguinei trasformandoli in vampiri, lasciando al soldato la triste incombenza di dar loro la vera morte.
A questo punto Baltimore non ha nulla da perdere e dedicherà tutto se stesso alla ricerca del vampiro Haigus per ucciderlo, impresa tutt'altro che facile.
L’epidemia di peste che, dopo la guerra, imperversa sull’Europa sarà un ulteriore impedimento in quanto capace di riportare dalla morte creature mostruose che dovranno essere fermate, e nemmeno l’acqua del mare potrà nulla contro la virulenza delle creature della notte.



 Mignola e Golden hanno mantenuto la competenza narrativa che avevano dimostrato nel romanzo con la piena consapevolezza, però, di scrivere un fumetto: sono le immagini a raccontare le vicende, dialoghi e didascalie sono ridotti all’essenziale consentendo al lettore di immergersi appieno nell’avventura, respirandone le cupe atmosfere e trattenendo il respiro durante gli scontri con i succhiasangue.

Lo stile di Stenbeck può, a buon titolo, definirsi impressionista, le scelte cromatiche di Dave Stewart creano un effetto retrò che ben si adatta alla vicenda.

Interessanti anche le considerazioni che Joe Hill (pseudonimo dello scrittore horror Joseph Hillstrom King, figlio di Stephen King) esprime nella prefazione, compiendo un breve excursus storico sulla travagliata vita che hanno avuto i fumetti dell’orrore negli Stati Uniti, dalla loro sepoltura ad opera dei supereroi in calzamaglia fino alla loro gloriosa resurrezione ai giorni nostri grazie ad opere come “30 giorni di notte”.

Con quest’albo abbiamo tra le mani un gioiello del fumetto horror contemporaneo, godibile dalla prima all’ultima pagina, e che mostra il rispetto dovuto ai grandi autori del genere come Bram Stoker e William Hope Hodgson.


Risorse Web:
Sito web di Mike Mignola
Mike Mignola su Wikipedia
Sito web di Christopher Golden
Christopher Golden su Wikipedia
Sito web di Ben Stenbeck
Dark Horse Books
Magic Press Edizioni