martedì 30 giugno 2015

Stephen Seitz, "Sherlock Holmes e il Morbo di Dracula"

Titolo: SHERLOCK HOLMES E IL MORBO DI DRACULA (Sherlock Holmes and The Plague of Dracula)
Autore: STEPHEN SEITZ
Anno: 2006
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2013
Traduzione: FRANCESCO RIEZZO
Copertina: JAMES BARKLEY DESIGN
ISBN: 978-88-98172-00-9
Pagine: 194

Continuiamo a parlare delle vicissitudini vampiresche del più celebre detective della letteratura inglese prendendo in esame il romanzo Sherlock Holmes e il Morbo di Dracula, pubblicato dalla casa editrice Gargoyle Books nel 2013.
In questo pastiche Holmesiano, l'infallibile investigatore dovrà seguire le tracce del vampiro più famoso di tutti i tempi, facendo così incontrare e miscelando le opere di due autori rappresentativi dell’età vittoriana: Sir Arthur Conan Doyle e Bram Stoker.



Al 221 B di Baker Street giunge una giovane donna di nome Mina Murray, è molto preoccupata per la sorte del suo fidanzato, un avvocato in erba di nome Jonathan Harker, recatosi in Transilvania per concludere una transazione con un misterioso conte interessato all’acquisto di una proprietà nella periferia di Londra. La donna chiede a Sherlock Holmes di cominciare le indagini.
Il detective, accompagnato dal fedele amico Dottor Watson, parte alla volta della Transilvania e, non appena giunto sul posto dovrà far fronte alla mentalità retrograda e superstiziosa della popolazione locale e trovare un espediente per raggiungere il castello del Conte.

Il vetusto maniero pare deserto, e Holmes comincia a dare sfoggio delle sue abilità deduttive per trovare le tracce di Harker ma tre bellissime donne lo aggrediscono e bevono il suo sangue, Watson riesce a intervenire con gli strumenti della superstizione locale ma il detective è profondamente prostrato e, in più, gli si sono allungati i canini.
Dopo qualche tempo i due tornano a Londra dove Dracula è già arrivato e si è alleato nientemeno che con l’acerrimo nemico di Holmes: Moriarty.

Mina e Harker, finalmente ricongiunti, insieme a due gentiluomini e un bizzarro medico olandese daranno battaglia al Conte.
Una volta sventato il pericolo Holmes decide di partire per una vacanza in Svizzera dove, durante una gita, si scontrerà per l’ultima volta con Moriarty soccombendo. Delle esequie si occuperanno Watson e Mycroft (fratello del detective) ma, dopo qualche giorno, ricominciano a verificarsi aggressioni che ricordano il modus operandi di un vampiro…



In questo delizioso pastiche, romanzo d’esordio di Stephen Seitz, apprezziamo la profonda conoscenza che l’autore ha dell’opera di Doyle e la capacità di rielaborarla in chiave horror tenendo conto e rispettando il periodo storico nel quale si sono svolti i fatti, epoca in cui la scienza faceva passi da gigante cercando di smentire ciò che rimaneva delle tradizioni folkloriche e delle superstizioni. Vediamo Watson affermare: Rileggendo la lettera scritta a Mary, mi sono reso conto che ero in uno stato di delirio. Vi sono spiegazioni razionali, logiche e scientifiche per quel che è accaduto, anche se, in questo momento non ho idea di quali possano essere. I vampiri non esistono all’infuori dell’immaginazione di Polidori o Mr. Le Fanu. (pag. 69-70).

Watson non solo è la voce narrante ma assume un ruolo più attivo nello svolgersi delle vicende, anche lui è in grado di cogliere e analizzare gli indizi, contribuendo a trovare le soluzioni fino ad arrivare anche a salvare la vita del protagonista.

La narrazione è condotta in forma diaristica e epistolare, accanto alle vicende principali, fanno capolino i problemi familiari del povero Watson che sta vivendo un periodo di crisi coniugale con la moglie Mary.
Anche i personaggi di Stoker sono presentati mantenendo una certa fedeltà col romanzo originale, l’unico che non fa una bella figura è Van Helsing che, agli occhi di Watson, appare come un esaltato e avventato ciarlatano.

Il linguaggio conserva le caratteristiche tipiche del linguaggio vittoriano ma la lettura è gradevole e avvincente anche senza il ricorso di espedienti più moderni.

Il conte Dracula appare poche volte e, sebbene rimanga una figura ammantata di mistero, non pare interessato solo al sangue ma anche al ben più prosaico denaro, per questo stipulerà l’alleanza con Moriarty e alcune banche europee.
Al termine del romanzo si riesce a dare una soluzione scientifica al vampirismo e, contemporaneamente, viene data una spiegazione al ritorno di Holmes dalla morte; purtroppo questa decisione narrativa appare un po’ frettolosa, uno scivolone comunque perdonabile in un romanzo complessivamente ben riuscito.

Risorse Web:
Gargoyle Books
Pagina Facebook della Gargoyle Books
Sito web di Stephen Seitz
 

domenica 28 giugno 2015

Collana Weird Tales N.1 - Sherlock Holmes e i Vampiri di Londra

Titolo: COLLANA WEIRD TALES, N.1
Episodio: SHERLOCK HOLMES E I VAMPIRI DI LONDRA
Testi: SYLVAIN CORDURIÉ
Disegni: LACI
Colori: no
Copertina: JEAN-SÉBASTIEN ROSSBACH
Traduzione e lettering: I COSMONAUTI
ISBN: 978-88-6911-073-3
Pagine: 96
Ed. orig.: EDITIONS SOLEIL, 01/05-2010
Ed. it.: EDITORIALE COSMO, 01-2015

All’inizio dell’anno la Editoriale Cosmo ha inaugurato l’ottima collana horror “Weird Tales” (alias “Cosmo Serie Marrone”), con un albo che vede Sherlock Holmes alle prese con un gruppo di vampiri.

Sherlock Holmes racconta in una memoria un caso di cui si occupò nel 1891.
Era passato un mese dalla sua presunta morte quando Holmes, rientrato a casa con il fratello Mycroft, trovò la padrona di casa uccisa, con due piccoli segni di denti sul collo. Subito dopo i due vennero attaccati da un gruppo di vampiri, ma riuscirono a cavarsela. Dopo aver affidato Mycroft, ferito, alla protezione dell’ispettore Dubuque, Holmes attirò l’attenzione del gruppo di vampiri. Uno di loro lo morse, con il risultato di rimanere ucciso dall’acqua benedetta che il detective si era iniettato previdentemente nelle vene. Poi Holmes fu avvicinato da una donna che sembrava Irene Adler, sua vecchia conoscenza che credeva defunta: si trattava in realtà di una sosia di nome Joyce Middles, la quale lo condusse dal suo capo Selymes.


Holmes venne quindi condotto in un cupo castello, dove assisté a un’orribile orgia di sangue ed ebbe un assaggio della forza del capo dei vampiri. Selymes era preoccupato a causa del vampiro Owen Chanes, un malato omicida fuori controllo che uccideva chiunque gli capitasse a tiro; a Holmes fu richiesto di trovarlo prima che la regina Vittoria facesse sterminare tutti i vampiri.
Mentre Holmes portava avanti le indagini, Chanes continuava a fare vittime, alcune delle quali vicine alla stessa famiglia reale. Finalmente Holmes si trovò ad affrontarlo faccia a faccia: si salvò solo grazie a un incredibile colpo di fortuna.
Selymes subì poi un attentato degli uomini della Regina e se la prese con Holmes, il quale dovette assistere a un terribile attacco psichico del vampiro ai danni della moglie di Watson. Il detective riuscì a rintracciare Chanes e, appresa la sua vera storia, decise di allearsi con il vampiro, il quale finì per giocare un ruolo importante nella sua vendetta contro Selymes.


Questo albo a fumetti ci propone un credibilissimo Sherlock Holmes, compito e risoluto, sempre abile a cogliere ogni particolare, per quanto apparentemente insignificante, ma anche con tutte le sue contraddizioni, come la dipendenza dalle droghe.
Selymes è un vampiro degno di tale nome: la sua tracotanza e la vergogna della sua impurità lo portano ad atti di una malvagità estrema, come incatenare Chanes davanti al cadavere putrescente del fratello. È dotato di grande forza, e solo la grande astuzia e l’intelligenza consentiranno ad Holmes di fermarlo.
Molto riuscito anche il personaggio di Chanes, il quale, nonostante sia per natura un “mostro”, ce la mette tutta a combattere il suo lato oscuro, tanto da guadagnarsi la simpatia di Holmes.
La storia è avvincente e raccontata con ritmo impeccabile, tra sequenze adrenaliniche e opportuni rallentamenti, come nel viaggio di Holmes verso il cupo e sontuoso castello di Selymes, che prepara a scene di puro orrore.
I disegni sono molto curati e dettagliati. Laci pone grande cura nella fisionomia dei volti e nelle espressioni, con improvvise accelerate nei momenti d’azione, resi con inquadrature dall’alto impatto drammatico. Molto belli anche gli scenari, in particolare quelli del castello, con gli splendidi interni e gli arredi, quelli della stazione e le facciate delle chiese.

Risorse Web:
La pagina Facebook dello Sherlock Holmes di Cordurié
Lo Sherlock Holmes di Cordurié sul sito della Soleil
Laci su Wikipedia
Anteprima dell’edizione francese
Editoriale Cosmo
 

giovedì 25 giugno 2015

Maxi Dampyr - N. 6

Titolo: MAXI DAMPYR, N.6
Episodi: 1.GLI ORRORI DI KHARA KHOTO, 2.LA PALUDE, 3.IL LABIRINTO DEL NEGROMANTE
Sogg. e scenegg.: SAMUEL MAROLLA (ep.1), LUIGI MIGNACCO (ep.2), CLAUDIO FALCO (ep.3)
Dis.: FABIANO AMBU (ep.1), FRANCESCO GALLO(ep.2), ALESSANDRO BAGGI (ep.3)
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 292
Edizione: SERGIO BONELLI, 08-2014

Questo Maxi Dampyr, a differenza di quello del 2013, riprende il formato “classico” con tre avventure scritte e illustrate da artisti diversi.

Gli Orrori di Khara Khoto: Harlan, Kurjak e Tesla si trovano in Mongolia per indagare sulla presenza di un Maestro della Notte, responsabile delle recenti sparizioni avvenute nel sito archeologico della città perduta di Khara Khoto.
Al loro gruppo si unirà un agente segreto che afferma di aver visto, trent'anni fa, un vampiro rapire sua sorella.
Le percezioni mentali del dampyr confermeranno presto l’ipotesi che li ha condotti in Mongolia e seguirà una cruenta battaglia fra i nostri eroi e un esercito di antichi guerrieri vampiri.

La Palude: Roscoe è riuscito a scappare dopo aver incontrato i vampiri che infestano la palude di Okefenokee e, per fortuna, ha incontato Harlan e Kurjak che solcavano il fiume su una piccola imbarcazione.
Insieme riusciranno a sbarazzarsi degli inseguitori e, con la collaborazione di Roscoe ,tenderanno un agguato al branco di vampiri.

Il Labirinto del Negromante: Lo Chateau Carignac, nei pressi di Rouen, è stato recentemente ristrutturato e trasformato in Hotel. Un’operazione condotta senza tener conto dell’oscuro passato del luogo, infatti, al centro di un labirinto vegetale decorato con inquietanti figure scolpite nelle siepi, si ergeva, nel 1654, il padiglione di caccia del Marchese di Carignac, adibito a laboratorio del negromante De Vos, scomparso misteriosamente.
Sembra che, in alcune circostanze, il padiglione anche ai giorni nostri riappaia in mezzo al labirinto e, quando ciò accade, qualcuno scompare nel nulla.
Harlan e Kurjak, si troveranno a scontrarsi con un redivivo De Vos in una dimensione del Multiverso al centro del parco-labirinto dello Chateau.

Nella prima avventura, Samuel Marolla sostituisce il fruscio delle sete e il rilassante suono di gong e campanelli cinesi con le scariche di mitra (caricate a proiettili trattati con sangue di dampyr) e le detonazioni, in una storia piena d’azione dalla prima all’ultima pagina.
Nella vignetta in basso di pagina 25 l’autore ribadisce un concetto spesso presente nelle storie di Dampyr che è anche una delle ragioni del successo della testata; a parlare è il Maestro della Notte che afferma: perché durante le guerre noi maestri della notte prosperiamo nell’ombra… ed è così che io sono rimasto il vero dominatore di questa regione fin dall’alba dei tempi…
Dalle ombre perfettamente sfumate di Fabiano Ambu, sorgono terrificanti vampiri che indossano le uniformi dell’epoca Xixia complete fin nel minimo dettaglio.



Più attuale, seppur non meno esotico, è lo scenario che Luigi Mignacco costruisce nella seconda avventura.
I vampiri che vivono nella palude hanno formato un vero e proprio clan famigliare e rispondono agli ordini di un loro simile che, pur non essendo un Maestro, ha un notevole carisma. Roscoe deve decidere da che parte stare se vuole veramente riscattarsi come essere umano.
L’autore ha giocato bene con la psicologia di questo personaggio tenendo il lettore al confine tra l’illusione e la realtà.
Francesco Gallo ha ben riprodotto l’intricata vegetazione della palude nascondendo e mettendo in mostra, al momento giusto, il pericolo ivi annidato. Le ombre spiccano nette sullo sfondo e le scene dinamiche risultano ben riuscite.





Con la terza avventura, di Claudio Falco, ci addentriamo in un luogo infestato che potrebbe far invidia all’Overlook Hotel di Stephen King.
Accanto al tema dell’antica maledizione, l’autore aggiunge un viaggio nel Multiverso dove De Vos, al pari del Dr. Moreau, ha creato ibridi fra gli umani che cattura e le specie più abiette del mondo animale senza risparmiare loro alcuna sofferenza.
Alessandro Baggi
 riesce a destreggiarsi molto bene con le ambientazioni passate, presenti e fantascientifiche facendo comparire nella stessa pagina parrucconi seicenteschi e moderni uffici senza confondere il lettore seppur eviti di ricorrere allo stile più sfumato che caratterizza i flash back.





Con questo cocktail eterogeneo di avventure, il sesto Maxi Dampyr è una piacevole lettura estiva anche per chi non segue la testata regolarmente che, grazie a qualche indizio seminato qua e là, può soddisfare eventuali curiosità cercando qualche numero arretrato.

Risorse Web:
Pagina Facebook di Samuel Marolla
Sito Web di Fabiano Ambu
Pagina Facebook di Fabiano Ambu
Luigi Mignacco su Wikipedia
Alessandro Baggi su Wikipedia
Sito Web di Alessandro Baggi
Sergio Bonelli Editore
 

domenica 21 giugno 2015

Drakka

Titolo: DRAKKA, Vol.3
Testi: FRÉDÉRIC BRRÉMAUD
Disegni: LORENZO DE FELICI
Colori: LORENZO DE FELICI
Copertina: LORENZO DE FELICI
Traduzione: ROSANNA BRUSCO
ISBN: 978-88-65679-084-2
Pagine: 160
Ed. originale: ANKAMA ÉDITIONS, FRANCE 2011 -2012 DC COMICS, 2010
Ed. it.: LION RW, 01-2012
Nel novembre 2013 la casa editrice Renoir Comics ha dato alle stampe, in unico volume cartonato, i primi due albi del fumetto francese Drakka, una storia di vampiri mozzafiato scritta da Frédéric Brrémaud e illustrata da Lorenzo De Felici.


Le vicende sono ambientate in un futuro non troppo lontano dove, accanto agli esseri umani, convivono mutanti e creature mostruose, tutti cercano di “tirare avanti” in un mondo ancora dominato dalla corruzione: chi dispone di abbondanti mezzi finanziari prevarica il prossimo.

Siamo a New York e un potente boss della malavita, prima di morire, rivela al figlio Iena, che in realtà non è figlio unico, il suo fratellastro vive da qualche parte nell’Europa dell’est. I due dovranno affrontarsi e, solo chi non soccomberà, potrà ereditare il patrimonio del padre, costruito su soldi sporchi, prostituzione e spaccio di droghe.

Iena si reca a Balach, un un villaggio sperduto fra i Balcani, ora in rovina a causa di una catastrofe nuceleare e individua il fratellastro aggirarsi, insieme ad altri disperati, in cerca di cibo.
La missione di ucciderlo si rivelerà più ardua del previsto: Drakka, così si chiama il fratellastro di Iena, è si figlio del Boss ma sua madre è una vampira dalla quale ha ereditato la sete di sangue e la forza ma, la metà umana, gli consente di muoversi durante il giorno per poi tornare nei sotterranei dove vive con altri vampiri, alcuni dei quali non vedono di buon occhio la sua natura ibrida.

Iena riuscirà a distruggere il covo dei vampiri, ma tornerà a casa ignaro del fatto che il loro Maestro si è sacrificato per permettere a Drakka di ottenere vendetta.

Trailer del primo albo, edizione francese:



Nella seconda parte dell’albo si torna a New York, dove Iena riposa sugli allori godendosi il suo trionfo e assaporando le droghe che han contribuito a formare l’impero del padre.
Iena, però, non sa che Drakka è riuscito ad uscire dal sepolcro improvvisato dove credeva di averlo rinchiuso, e non tarderà a raggiungerlo per vendicarsi.

Giunto a New York, il mezzo vampiro non solo dovrà cercare e uccidere il fratellastro ma dovrà anche contendersi il territorio di caccia con una bellissima vampira dall’aria famigliare.

Trailer del secondo albo, edizione francese:




Per Brrémaud non è la prima volta che si cimenta con le creature della notte, infatti ha è stato uno degli autori del grazioso fumetto “Daffodill” (BD 2010) dove tre vampirette, Daffodill, Globulina e Achille, sono incaricate di prevenire i disordini all’interno della comunità vampirica catturandone i membri che non ne rispettano le leggi.

Drakka, pur essendo una creatura ibrida, ha molte caratteristiche in comune con i vampiri, compresi i canini acuminati, l’aspetto però è prettamente umano, perfino grazioso, che lo avvicina ai moderni vampiri della letteratura post-Anne Rice.
Man mano che la storia procede Brrémaud aggiunge elementi alla psicologia dei personaggi rendendoceli più complessi man mano che l’azione diventa più veloce.


I personaggi, disegnati da De Felici hanno quell'aspetto leggermente caricaturale che li avvicina ai kibi giapponesi, anche i mostri che abitano il sottosuolo di Balach riescono ad apparirci “coccolosi” nelle loro anatomie bizzarre. Il disegnatore se la cava egregiamente anche nell’illustrazione della figura umana priva di deformità, come vediamo nella presentazione della vampira vestita in latex nero che vola sui tetti di New York.
L’albo è reso ancor più gradevole dall’uso che De Felici fa dei colori (della sua bravura come colorista abbiamo avuto già dimostrazione in alcuni albi del fumetto bonelliano “Orfani”), le scelte cromatiche e le accurate sfumature conferiscono ancor più pathos alla narrazione.


 Risorse Web:
Blog dedicato a Drakka
Sito Web di Renoir Comics
Frédéric Brrémaud su Wikipedia
Pagina Facebook di Lorenzo de Felici

venerdì 19 giugno 2015

Dampyr - N.172

Titolo: DAMPYR, N.172
Episodio: LA PAPESSA DI ROMA
Soggetto: ALESSANDRO BILOTTA
Sceneggiatura: ALESSANDRO BILOTTA
Disegni: ANDREA DEL CAMPO
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 07-2014

In questo numero un’altra avventura italiana del nostro team di cacciatori di vampiri: sembrerebbe che una creatura della notte sia responsabile del massacro avvenuto nel quartiere Coppedè di Roma.



Il professor Milius ha mandato Harlan e i suoi compagni a parlare con il professor Palmieri, un suo collega da poco risvegliatosi dal coma in seguito a un terribile incidente, e tuttora ricoverato in ospedale.

Il professore racconta di aver rinvenuto il sepolcro segreto di Olimpia Maidalchini, una nobildonna romana vissuta nel ‘600 che, sfruttando la parentela con il Papa Innocenzo X, non mostrò alcuno scrupolo ad acquisire sempre più potere. Si narra tuttora che il fantasma della donna si aggiri nottetempo per Roma su una carrozza in fiamme che poi precipita nel Tevere.

Prima di morire, “la papessa di Roma” fu trasformata in vampira da un Mestro della Notte e, ritornata dalla tomba, oggi si è infiltrata nella malavita locale per riconquistare gli antichi fasti del passato.



Un altro debutto, questa volta alla sceneggiatura, anche in quest’albo: si tratta di Alessandro Bilotta, autore di “Valter Buio” (Star Comics 2010) e di alcuni episodi di Dylan Dog.
 Bilotta è entrato pienamente nello spirito dampyriano portando alla luce un fatto curioso e trasformandolo in un moderno horror-thriller.

Un buon lavoro anche quello di Del Campo , le tavole sono pulite e ben ombreggiate.

Risorse Web:
Alessandro Bilotta su Wikipedia
Blog di Enea Riboldi
Sergio Bonelli Editore
Dampyr su Wikipedia
La pagina Facebook di Dampyr

Dampyr - N.171

Titolo: DAMPYR, N.171
Episodio: RAGAZZI PERDUTI
Soggetto: GIOVANNI DI GREGORIO
Sceneggiatura: GIOVANNI DI GREGORIO
Disegni: DANIELE STATELLA (matite) e MARCO FARA (chine)
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 06-2014

In occasione dell’inizio dei mondiali di calcio, lo staff Bonelli ha ambientato l’albo di Dampyr del giugno 2014 proprio in Brasile.



Harlan, Kurjak e Tesla decidono di recarsi a Rio de Janeiro dove potranno verificare alcuni sospetti inerenti la presenza di un Maestro della Notte, spacciandosi per studiosi di tradizioni popolari dell’università di Friburgo e, contemporaneamente, passare un periodo di relax.

L’idea di passare una tranquilla vacanza viene presto abbandonata non appena si sparge la voce che un gruppo di giovani vampiri si sta ribellando agli squadroni della morte uccidendone in gran numero. 
A causa del campionato di calcio imminente si è reso necessario intensificare l’attività di eliminazione dei ragazzi di strada per rendere la città più sicura e gradevole agli occhi dei turisti, questi poveri bambini si vedono costretti a rivolgersi alla Iansà, l’unica che sembra in grado di proteggerli anche se il prezzo da pagare è molto alto.



Buona sceneggiatura di Giovanni Di Gregorio che è riuscito a miscelare rituali di magia caraibica, vampiri e la terribile situazione sociale, ben nascosta dai media, delle favelas brasiliane.

In quest’albo debutta ai disegni Daniele Statella che, coadiuvato da Marco Fara alle chine, ci regala dei primi piani espressivi e, nel caso delle creature mostruose, piuttosto inquietanti.

Trailer dell'albo:




 Risorse Web:
Giovanni di Gregorio su Wikipedia
Daniele Statella su Wikipedia
Blog di Daniele Statella
Intervista a Daniele Statella sul sito Bonelli
Blog di Enea Riboldi
Sergio Bonelli Editore
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martedì 16 giugno 2015

Fabio Lastrucci, "L'Estate Segreta di Babe Hardy"

Titolo: L’ESTATE SEGRETA DI BABE HARDY
Autore: FABIO LASTRUCCI
Anno: 2014
Edizione: DUNWICH EDIZIONI
Copertina: ANDREA PIERA LAGUZZI
ISBN: 978-88-9836-131-1
Pagine: 254
In questi ultimi tempi abbiamo più volte segnalato il nostro disappunto trovando, negli scaffali dedicati al genere horror delle librerie di grande distribuzione, quasi esclusivamente romanzi appartenenti a quella che lo stesso Stephen King definisce “pornografia per adolescenti “(Dr. Sleep p.253). Per essere più chiari, seppur un po’ vigliacchi, ci nascondiamo dietro l’autorevolezza del il Re del brivido: “In quei libri, le ragazzine flirtavano con lupi mannari, vampiri o addirittura zombie, ma non si trasformavano quasi mai in simili creature.” (Dr. Sleep, p.253).
A fronte del successo di quest’appiccicosa melassa venduta come da orrore, è difficile trovare scrittori che osino proporre qualcosa di diverso e, sopratutto, editori che affrontino il rischio di pubblicarli ma, per fortuna, c’è l’eccezione che conferma la regola. La casa editrice Dunwich, fin dagli esordi, ha dato alle stampe romanzi horror davvero pregevoli pubblicando autori italiani (Nicola Lombardi e Pietro Gandolfi per fare qualche esempio) dai quali le autrici d’oltreoceano avrebbero molte cose da imparare. L’unico problema è che la versione cartacea di questi romanzi è presente solo in librerie specializzate o acquistabile on-line, quindi poco visibile a chi non segue assiduamente il genere horror.
Uno di questi autori temerari della scuderia Dunwich è Fabio Lastrucci che, tenendosi alla larga dalle moderne scuole superiori infestate di creature soprannaturali, è andato a scovare i vampiri nella Hollywood degli anni ’30, più precisamente nei panni degli attori Oliver - Babe- Hardy e Stanley Laurel, conosciuti in Italia come Ollio e Stanlio.

Gli attori e i registi di Hollywood conducono un tenore di vita da privilegiati, quasi ogni sera sono invitati a party esclusivi dove, insieme a fiumi di champagne, scorrono anche pettegolezzi e intrighi sentimentali. Negli ultimi tempi, però, negli eleganti salotti si aggira anche un oscuro morbo particolarmente contagioso che porta, chi ne è afflitto, a bramare di nutrirsi di sangue umano, rifuggire la luce del sole e un’incredibile spossatezza durante le ore diurne.
Del duo comico Laurel & Hardy il primo ad essere contagiato è Oliver ma non passerà molto tempo prima che si avventi sulla giugulare del partner e amico rendendolo complice di un’avventura ben più bizzarra di quelle che sono abituati a recitare sul set.
Mentre i due cercano di liberarsi di quella che pensano sia una maledizione (probabilmente portata dall’Europa da quel bizzarro attore ungherese Lugosi che, guardacaso, interpreta Dracula), attenendosi alle disposizioni di ciarlatani che si spacciano per maghi, devono fronteggiare le necessità pratiche della vita quotidiana e familiare nonché evitare di incontrare un cacciatore di vampiri sulle loro tracce e affrontare Arthur Jefferson, il padre di Stanley, giunto dall’Inghilterra per convincere il figlio a dedicarsi al teatro.

Fabio Lastrucci ci conduce in quest’ucronia con un linguaggio dal forte impatto evocativo, da bravo regista distribuisce, al momento giusto dissolvenze, colpi di scena e flashback catapultando il lettore nel patinato universo Hollywoodiano senza però dilungarsi in prolisse descrizioni, così la lettura è scorrevole, veloce e priva di noiosi punti morti.
Leggendo il romanzo anche i lettori più giovani possono avvicinarsi a queste icone del cinema sentendole vicine come chi ha avuto modo di vedere la trasposizione televisiva delle vecchie pellicole.
Paradossalmente, la vicenda di Stanlio e Ollio vampiri, o meglio nonpiri come preferiscono autodefinirsi, li rende più umani e “moderni” grazie alla vivacità con cui l’autore riproduce i dialoghi. Ecco un assaggio: “Mordermi sul collo? Ma sta scherzando, e che problema c’è? Cazzo se mi fa un autografo può anche ficcarmi un tacchino nel culo! Lei è Oliver Hardy. Gente, sto discutendo con Oliver Hardy in persona!” (capitolo 11).
Questa sottile ironia pervade tutto il romanzo, esilaranti i paragoni del vampirismo con la società del tempo: «E se fosse qualcuno tipo quel professore del film Dracula? Capisci, se fosse un cacciatore di vampiri in cerca di vendetta?» Il regista lo squadrò con un misto di pena e disgusto. «Peggio. Potrebbe essere un fottuto giornalista Hardy. Quella è gente che t’impala per davvero… (capitolo 17).
La coraggiosa scelta di Lastrucci non solo rappresenta una novità nel panorama della letteratura vampiresca, si tratta di una delle rare parodie horror capaci davvero di divertire e spaventare il lettore, nonché il frutto di un accurata documentazione rielaborata in modo da poter essere fruibile e apprezzabile per il pubblico d’oggi.
Una nota di merito va anche all’illustrazione di copertina, un delizioso distillato di humor nero che contribuisce a rendere ancor più accattivante il romanzo.

Risorse Web:
Pagina Facebook di Fabio Lastrucci
Dunwich Edizioni

giovedì 11 giugno 2015

Addio a Christopher Lee

La scorsa domenica si è spento all’età di novantatré anni il più grande Dracula del cinema, attore e artista geniale, icona assoluta del Fantastico. Ci piace ricordarlo così.



 

Dampyr - N. 183

Titolo: DAMPYR, N.183
Episodio: DITTATURA INFERNALE
Soggetto: MAURO BOSELLI
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: MAURIZIO ROSENZWEIG
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: RICCARDO RIBOLDI
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 06-2015

Nell’albo di Dampyr, in edicola dal 5 giugno, vediamo la conclusione dell’avventura - e della guerra - iniziata con il numero di maggio. Anche per questo capitolo vediamo insieme Mauro Boselli alla sceneggiatura e Maurizio Rosenzweig ai disegni.

L’intervento di Harlan e dei suoi compagni alla guerra civile, in corso nella Dimensione Nera, ha fatto si che le Sentinelle Nere, guidate da Ratsek, non fossero giustiziate pubblicamente ma, a fronte di tale incursione, il Conte Straygor e il generale Zefon si sono autoproclamati dittatori di questa porzione del multiverso e hanno dato inizio a vere e proprie spedizioni punitive nei confronti dei reietti, responsabili, secondo loro, della ribellione alle caste dominanti.
Il dampyr, insieme ai ribelli, si prodigherà a soffocare questi focolai, mantenendo la guerra in corso in una posizione di stallo; situazione che potrebbe consentire alle Armate Infernali di raggiungere Zefon e Starygor facilitandogli la conquista della Dimensione Nera.
Il Conte Straygor decide di giocarsi un’altra carta: si reca nella Scuola Nera e contatta il professor Vapula, maestro di combattimento e strategia militare che fu sconfitto da Harlan, promettendogli vendetta se si fosse alleato con lui nello scontro. Vapula non nutre alcun desiderio di vendicarsi sul dampyr, ma si offre di arbitrare un duello fra i due confidando nella vittoria del migliore.

Questa è una delle migliori avventure scritte da Boselli, una splendida storia di fantasy eroico in cui non mancano gli intrighi politici, i codici d’onore cavallereschi, e le battaglie all’ultimo sangue con tanto di armi magiche.
Quello che manca ai romanzi fantasy e che troviamo in quest’albo sono le splendide illustrazioni di Maurizio Rosenzweig che, già dall’albo precedente, ha mostrato una certa dimestichezza con le creature fantastiche che popolano la Dimensione Nera. Splendide anche le scene dinamiche del duello fra Strygor e Harlan vivacizzate anche da un diligente uso delle onomatopee.

Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Maurizio Rosenzweig si Tumblr
Intervista a Maurizio Rosenzweig sul sito Bonelli
Sergio Bonelli Editore
Blog di Enea Riboldi
Dampyr su Wikipedia
La pagina Facebook di Dampyr