domenica 19 febbraio 2012

Dampyr - N.143

Titolo: DAMPYR, N.143
Episodio: LA BAMBOLA VENEZIANA
Soggetto: SAMUEL MAROLLA
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: ALESSIO FORTUNATO
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 02-2012
Nel numero di febbraio di Dampyr non poteva mancare un riferimento al carnevale. L’albo, infatti, è ambientato a Venezia, città che, proprio in questo periodo, attira turisti da tutto il mondo per le splendide maschere che affollano le sue calli.

La Baronessa Barbara Navager, vissuta nel XVIII secolo, per mezzo di una bambola meccanica costruitale da Jerome Sombre, ha mantenuto inalterata la propria bellezza per molti anni. Con questo splendido giocattolo, inoltre, è riuscita a sedurre molti uomini, fra i quali anche Giacomo Casanova.
Barbara Navager è adesso una leggenda destinata ad essere dimenticata, ma, recentemente, qualcuno ha avvistato la sua bambola aggirarsi per Venezia. Chi l’ha seguita, però, non è più tornato vivo.
Il trio di cacciatori di vampiri, guidato da Harlan Draka, giunge a Venezia per indagare sul caso. Padre Alvise pensa che gli avvistamenti della bambola siano cominciati dopo l’incendio della villa di Barbara Navager e mette i tre in contatto con il restauratore Lazzaro Zurlin. Quest’ultimo ha scoperto la bambola durante un sopralluogo nella villa e se n’è innamorato. Purtroppo, nell’automa vive lo spirito della Baronessa, che vuole a tutti i costi assumere di nuovo il suo aspetto di giovane donna…

Quest’avventura, scritta da Samuel Marolla e sceneggiata da Boselli, è intrisa del fascino senza tempo dei migliori romanzi gotici. Nella trama originale sono inseriti molti flash-back e vediamo comparire anche Giacomo Casanova evocato dallo spock Nikolaus.
I disegni di Alessio Fortunato sono realizzati con una penna biro dalla punta sottile, con uno stile personale, gradevole e di forte impatto sul lettore.

Risorse Web:
Sito di Samuel Marolla
Mauro Boselli su Wikipedia
Blog di Alessio Fortunato
Sergio Bonelli Editore
 

giovedì 16 febbraio 2012

Dampyr - N.142

Titolo: DAMPYR, N.142
Episodio: I FANTASMI DI DISTRETTO 6
Soggetto: CLAUDIO FALCO
Sceneggiatura: CLAUDIO FALCO
Disegni: MICHELE BENEVENTO
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 01-2012
Nel numero 142 di Dampyr, in edicola a gennaio, Harlan si reca in Sudafrica per incontrare un Maestro che ancora regna sulle vittime dell’apartheid.

Le persone di colore che vivevano a Città del Capo, negli anni Settanta, furono costrette ad abbandonare le loro abitazioni del Distretto 6 per trasferirsi nel ghetto. Per dissuadere chi si opponeva al trasloco forzato, i poliziotti usavano la forza senza alcuno scrupolo.
Ora, grazie all’opera di Mandela, l’apartheid non esiste più, però non deve essere dimenticata. L’anziana Becky, che riesce a vedere i fantasmi delle vittime, ricama le loro testimonianze su un grande telo, “il lenzuolo della memoria”.
Le misteriose circostanze della morte di alcune persone portano Harlan e i suoi compagni a Città del Capo, dove questi scopriranno che i poliziotti responsabili dello sgombero del Distretto 6 sono “tornati al lavoro”, ma questa volta sono alle dipendenze del Maestro della Notte Laforge, che li ha trasformati in vampiri…

In più di un’occasione abbiamo visto che i vampiri della testata traggono forza e sostentamento dalle atrocità compiute dall’uomo nella storia; con quest’avventura Claudio Falco ripropone il tema senza annoiare il lettore. La narrazione è lineare e ben orchestrata con un giusto equilibro fra l’azione e le tematiche soprannaturali.
Quest’albo segna il debutto su Dampyr di Michele Benevento. L’attenzione e la cura prestata per ogni dettaglio, anche il più insignificante, rende le tavole particolarmente ricche e prive di spazi vuoti.

Risorse Web:
Blog di Michele Benevento
Sergio Bonelli Editore
 

martedì 14 febbraio 2012

Dampyr - N.141

Titolo: DAMPYR, N.141
Episodio: ROSALINDA DELLE ZAGARE
Soggetto: CLAUDIO FALCO
Sceneggiatura: CLAUDIO FALCO
Disegni: FABIO BARTOLINI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 12-2011
Il numero di dicembre di Dampyr propone un’avventura ambientata in Italia, precisamente in Sicilia, ove le tradizioni e le leggende sono ben radicate ancora oggi.

La famiglia Lauria, fin dal Medioevo, ha affidato alla Chiesa la custodia di un cimelio dotato di oscuri poteri, la “pietra nera”, portata a Palermo da un cavaliere che l’aveva sottratta a una creatura demoniaca ai tempi delle crociate.
Quando il proprietario della pietra trova i discendenti del cavaliere, non accetta di buon grado il rifiuto della famiglia Lauria e, per vendicarsi, fa cadere la figlia in uno stato ipnotico.
Ora la piccola Rosalinda riposa fra le mummie del Convento dei Cappuccini e la sua triste storia è rappresentata nei teatrini ambulanti. Da qualche giorno, sembra proprio che la morticina si sia svegliata e alcune persone l’hanno vista camminare per le strade di Palermo accompagnata da un mostruoso gigante: le tracce del loro passaggio sono segnate da una scia di cadaveri dissanguati.
Il burattinaio Salvo invita l’amico Harlan in Sicilia perché indaghi sulla veridicità delle dicerie, ponendo fine alle morti inspiegabili che seguono le visioni.
Anche la mafia locale è allarmata dai recenti avvenimenti, preoccupata che gli omicidi le siano attribuiti. Il capo, Don Tano, invia un gruppo di sicari per uccidere il gigante e trovare la salma rediviva.
Il parroco deciderà di confidare al dampyr il segreto della pietra nera, nascosta proprio nel Convento dei Cappuccini. A Villa Lauria avrà luogo lo scontro che rispedirà il demone nella dimensione nera, permettendo, così, a Rosalinda di tornare a riposare.

Le mummie, perfettamente conservate, della Cripta dei Cappuccini a Palermo, in particolare la quella di Rosalia, non potevano certo essere trascurate dagli autori di Dampyr, e Claudio Falco evoca magistralmente il fascino perturbante che le caratterizza. L’atmosfera gotica è ben inserita in un contesto attuale, e l’autore mostra una notevole sensibilità nel caratterizzare Rosalinda.
Fabio Bartolini è abilissimo nella riproduzione degli scenari, dedicando la medesima attenzione ai dettagli degli edifici storici, ai paesaggi rurali bruciati dal sole e al body language dei protagonisti.

Risorse Web:
Blog di Enea Riboldi
Sergio Bonelli Editore
 

mercoledì 8 febbraio 2012

L.A. Banks, "Il Morso"

Titolo: IL MORSO (The Bitten)
Autore: L.A. BANKS
Anno: 2005
Edizione italiana: DELOS BOOKS, 2011
Traduzione: ANNARITA GUARNIERI
Copertina: ISTOCKPHOTO
ISBN: 978-88-6530-048-0
Pagine: 514
Continuiamo a parlare della saga di Damali con il quarto romanzo, intitolato Il Morso e pubblicato dalla Delos Books nella collana “Odissea vampiri”.

Damali e Carlos, dopo essere sopravvissuti alla battaglia in Brasile, si concedono una vacanza per stare soli e dare libero sfogo alla passione. Durante uno di questi momenti, Carlos non riesce a trattenersi e infligge un morso alla partner ,trasferendole alcune caratteristiche proprie dei Maestri della notte. Carlos si sente in colpa e porta Damali a casa, dove i suoi compagni la sottopongono a un doloroso rituale di purificazione.
Intanto i contatti fra Carlos e le schiere infernali continuano e il vampiro deve stare molto attento a mantenere in piedi l’inganno orchestrato per proteggere la sua amata. Durante uno di questi viaggi nell’oltretomba, Carlos apprende della trafugazione di una piccola quantità del sangue di Cristo, che, inoculato in un particolare essere umano, potrebbe dare il via all’Armageddon.
La ricerca del vampiro responsabile porta i nostri eroi in Australia, dove è in atto un incontro con i Maestri di tutti i continenti. Carlos, con il grado di Maestro americano, presenterà Damali come la sua vampira consorte. I vampiri convenuti nutriranno qualche sospetto sulla natura di Damali, ma, durante una battuta di caccia ai canguri mannari, dovranno ricredersi.
L’Armageddon sarà evitato, ma il Consiglio dei Vampiri sembra aver scoperto il doppio gioco di Carlos…

Questa saga sembra migliorare volume dopo volume. Dopo un primo romanzo un po’ acerbo e poco avvincente, si nota una maggior perizia da parte dell’autrice, in primis nella caratterizzazione dei personaggi, poi nel ritmo della narrazione, risultando l’azione e i colpi di scena più convincenti, e nella descrizione dei momenti d’intimità fra Carlos e Damali, resi magistralmente in pagine d’intensa sensualità.
La prolissità che ha appesantito il volume precedente è stata in parte abbandonata a favore di una maggior dinamicità, rendendo così la lettura più scorrevole ed emozionante.
Si fanno finalmente più chiare le strutture della società vampirica e delle gerarchie che la sostengono, come degli interessi, decisamente terreni, che guidano le azioni dei Maestri.
Il morso di Carlos ha reso Damali più potente, ma anche vincolata a necessità propriamente vampiriche, come la brama di sangue. Il rapporto tra i due, però, essendo basato su sentimenti sinceri, non vacillerà nemmeno quando Carlos dovrà fare i conti con una nuova Neteru, più indipendente ed emancipata.

Risorse Web:
L.A. Banks su Wikipedia
Delos Books
 

venerdì 3 febbraio 2012

L.A. Banks, "Braccato"

Titolo: BRACCATO (The Hunted)
Autore: L.A. BANKS
Anno: 2004
Edizione italiana: DELOS BOOKS, 2009
Traduzione: ANNARITA GUARNIERI
Copertina: ISTOCKPHOTO
ISBN: 978-88-95724-75-1
Pagine: 720
Con un certo ritardo rispetto alle date di pubblicazione, torniamo a parlare della saga di Damali, la cacciatrice di vampiri nata dalla fantasia di L.A. Banks, scomparsa nell’estate del 2011 a causa di una neoplasia diagnosticata già in stadio avanzato.

In seguito alla battaglia decisiva contro il Maestro Fallon Nuit, Carlos sembra scomparso. Damali, che ancora lo ama, soffre profondamente, contagiando con il suo umore anche i membri della sua squadra.
A trovare e soccorrere il vampiro Carlos è un gruppo di religiosi, che hanno seguito le sue tracce con l’obiettivo di arruolarlo nelle loro schiere per combattere il male. Ristabilitosi, Carlos è convocato all’inferno, dove ha sede il Consiglio dei Vampiri, ed è messo a conoscenza della sua posizione di Maestro e capo del territorio che apparteneva al suo creatore Fallon Nuit. I vampiri del Consiglio hanno delle mire su Damali, ormai diventata una Neteru matura e in grado di concepire; se il seme di un vampiro conquisterà il grembo della Neteru, nascerà una nuova razza di vampiri capaci di tollerare la luce del sole. Per proteggere Damali, Carlos inganna abilmente il Consiglio ottenendone il sostegno per le future decisioni.
Il desiderio di riabbracciare Damali ha il sopravvento e Carlos si reca nel covo dei cacciatori. La ragazza, dapprima sorpresa perché lo credeva morto, lo accoglie, vivendo con lui giorni d’intensa passione. A Damali e al suo team si uniscono i religiosi che hanno soccorso Carlos. Insieme studiano un piano per fermare le forze del male, che sembrano avere un ruolo importante negli omicidi avvenuti recentemente in Brasile.
L’idillio fra Carlos e Damali è purtroppo destinato a finire: dopo una violenta discussione, i due si lasciano e la Neteru parte per il Brasile assieme a Marlene e ai suoi fidati compagni.
Dopo un periodo di addestramento, volto a potenziare l’efficienza del corpo e dello spirito, Damali sarà pronta ad affrontare le forze infernali.

Con questo terzo capitolo, la Banks mette da parte gli intenti morali e religiosi, che facevano da sfondo ai primi due romanzi, ponendo più enfasi sul rapporto sentimentale dei protagonisti e sull’azione.
È dato molto spazio a Carlos e alla sua condizione di vampiro ancora vincolato al suo amore terreno; il fatto di essere morto pronunciando una preghiera ha lasciato la sua anima in bilico, contesa dal Consiglio dei Vampiri, ma ancora pronta a volgersi al bene. Questa fallibilità e ambivalenza del carattere è comune a tutti i personaggi, ma, sebbene appaiano più umani, per il lettore non è facile provare empatia nei loro confronti.
Molte pagine sono dedicate al racconto, sotto forma di dialogo, dei fatti avvenuti nel passato e a spiegazioni sulla situazione attuale, rendendo alcuni passaggi un po’ noiosi e deleteri per il ritmo della vicenda.
Il linguaggio è poco ricercato, ma efficace, per quanto concerne la descrizione degli ambienti e dei personaggi. Molti dialoghi sono condotti con uno slang “stradaiolo”, tipico dei ghetti latini in cui i protagonisti hanno trascorso l’infanzia.

Risorse Web:
Sito dell’autrice
Delos Books