giovedì 22 dicembre 2011

Dampyr - N.140

Titolo: DAMPYR, N.140
Episodio: LA BALLATA DI RE ORPHEUS
Soggetto: MAURO BOSELLI
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: ALESSANDRO SCIBILIA
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 11-2011
Nel numero 140 di Dampyr vediamo quanto sia sottile il confine che separa il mondo delle creature fatate da quello degli uomini, trovando, infine, i fondamenti delle perturbanti leggende celtiche.

Siamo in Scozia, dove è in corso un covegno sul folklore locale, al quale partecipano anche Harlan Draka e Kurjak. Accanto a famosi studiosi ed esperti del paranormale intervengono alcuni musicisti, come i Liannabh Shee, conosciuti da tutti i frequentatori dei pub. Il violinista della band, Stuart Morrison, ha imparato a suonare da Duncan Mc Gillvray e coglie l’occasione per rendergli omaggio con un assolo, eseguendo una canzone ormai perduta nel tempo: la Ballata di Re Orpheus.
Dopo il concerto, alcune persone vengono trovate morte, ma i decessi sembrano inspiegabili. Duncan, che si trova in ospedale, ha avvertito la presenza di Solules e del suo famiglio Redcap (creature fatate dall’indole malvagia), quindi decide di tornare a Byrnestane per trovare il responsabile del loro ritorno.
Sconvolto, scopre che proprio il suo allievo Stuart ha evocato i due fae e gli intima di non eseguire più la ballata che Orpheus suonò, secoli prima, per salvare la sua amata, lasciando che solo il vento nella brughiera ne trasporti la melodia.
Il castello di Byrnestane, ove dovrà tenersi il convegno, è appartenuto a Soules e, agli occhi dei partecipanti, sta lentamente assumendo le sembianze che aveva in origine, anche se i ghost hunters non avvertono alcun intervento paranormale. Harlan, Kurjak e il giovane Stuart dovranno, infine, fermare il malvagio essere fatato proprio nelle stanze del castello.

Boselli, dopo aver portato alla luce alcuni elementi folkloristici, li rituffa nel varco tenebroso in cui erano relegati, proponendoci una storia dalle forti tinte horror. I disegni di Alessandro Scibilia, recentemente entrato a far parte dello staff bonelliano, conferiscono un grande pregio all’albo; particolare attenzione è posta sull’atmosfera cupa e spaventosa, che caratterizza la trama, con una minuziosa cura per le ombreggiature e il tratteggio.



Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Il blog di Alessandro Scibilia
Sergio Bonelli Editore
 

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