sabato 30 ottobre 2010

Speciale Dampyr - N.6

Titolo: SPECIALE DAMPYR, N.6
Episodio: IL SEGRETO DI LADY LAMB
Soggetto: MAURO BOSELLI
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: GIOVANNI FREGHIERI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 160
Edizione: SERGIO BONELLI, 10-2010
In edicola il sesto numero speciale di Dampyr, dedicato a Lord Byron e alla sua amante: l’esuberante e sfrenata Lady Caroline Lamb.

Hanneke dal Belgio è giunta a Praga per incontrarsi con Harlan Draka e passare un po’ di tempo con lui. La donna, in seguito alle avventure condivise col dampyr (n.104-105), si è perdutamente innamorata ma, presto, si rende conto che questa relazione non è destinata a durare.
Tesla la incontra proprio mentre sta piangendo e, per aiutarla a rendersi conto della situazione, le fa leggere la storia di Lady Caroline Lamb, redatta da Harlan stesso in un manoscritto.
Lord Byron si confrontò con un vampiro di Lord Marsden durante la giovinezza; testimonianza di quest’incontro è un anello che fu, però, rubato allo scrittore qualche anno dopo.
Nel 1812, dopo il tour in Europa e in Medio Oriente, Byron scrisse il poema Childe Harold, che fu accolto con grande favore dal pubblico inglese; le donne ben presto attribuirono allo scrittore le accattivanti caratteristiche del protagonista e Byron divenne l’invitato più prestigioso ai balli della società inglese e l’uomo più corteggiato.
La sposa del futuro Primo Ministro William Lamb, una donna fuori dalle righe poiché abile cavallerizza e scrittrice, suscitò le attenzioni di Byron e nacque tra i due una scandalosa relazione. Caroline divenne oggetto dell’invidia delle altre nobildonne che iniziarono a escluderla, e dalla famiglia Lamb non ottenne alcun supporto, anzi la suocera organizzò che Byron la lasciasse per un’altra.
Lady Lamb, però, non si rassegnò alla fine della sua storia: riuscì a sottrarre l’anello di Marsden a Byron e ad allearsi col maestro della notte per ottenere la sua vendetta ma, grazie all’intervento di Draka (il padre del dampyr), il piano andò in fumo.
Mentre Hanneke e Harlan sviscerano questa triste vicenda, i Lupi Blu riescono a intrufolarsi nel Teatro dei Passi Perduti, a sottrarre il manoscritto e a tendere un agguato a Hanneke.

Boselli ci propone un’avventura ispirata a un fatto realmente accaduto ma arricchita da brillanti retroscena, partoriti dalla fantasia dello scrittore avvalendosi dell’espediente degli appunti segreti di Byron e della scrittrice Dolly Mac Laine.
Il tema dominante è l’amore nelle sue manifestazioni più malate, e quando l’insistenza diventa morbosa, le conseguenze possono essere davvero pericolose; fortunatamente i tempi sono cambiati e così la situazione della donna: Lady Lamb non poteva fare nulla per ovviare alla sua infelicità senza compromettersi, Hanneke, invece, può permettersi di non rinunciare e convincere Harlan che anche lei è forte e può rivelarsi un alleato indispensabile nella caccia ai vampiri.
L’atmosfera vittoriana è evocata con grande cura nei disegni di Freghieri, così anche le emozioni dei protagonisti ritratti in numerosi primi piani ombreggiati con un meticoloso tratteggio.

Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Giovanni Freghieri su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
 

giovedì 28 ottobre 2010

Arriva la Halloween Gothic Fest di Autunnonero

L’annuale festa di Halloween organizzata nell’ambito di Autunnonero 2010, Festival Internazionale di Folklore e Cultura Horror, è ormai alle porte. La rassegna di quest’anno è intitolata “Metamorphosis - Miti, ibridi e mostri”. Come sempre, il palinsesto è molto ricco, quindi segnaliamo ai nostri lettori gli eventi più vicini ai nostri temi, invitando a visitare il sito di Autunnonero per il programma completo.

Gli incontri del 30 e del 31 ottobre si svolgeranno nel borgo medievale di Dolceacqua (IM). Si parte alle 16,30 di sabato 30, con l’evento “Ecate trivia”, nella Sala di Vetro del Castello dei Doria, all’interno del quale sarà presentato l’albo speciale di Dampyr, “Lucrezia”, realizzato proprio in occasione di Autunnonero 2010, con la sceneggiatura di Andrea Scibilia, i disegni di Michele Cropera e la copertina di Alessandro Scibilia. L’albo, di 16 pagine, verrà dato in omaggio a tutti i visitatori di Autunnonero. Alla presentazione parteciperanno Michele Cropera, Andrea e Alessandro Scibilia e Mauro Boselli. Le tavole originali dello speciale saranno esposte nelle sale superiori del Castello, insieme alle tavole originali di Michele Cropera.
Alla presentazione seguiranno incontri sul tema del femminile tenebroso. Particolarmente atteso l’intervento di Franco Pezzini, dal titolo “La tana del Verme Bianco. La schiera di Ecate tra il Neolitico e Bram Stoker”, incentrato sul romanzo The Lair of the White Worm di Bram Stoker, del 1911, e portato sullo schermo nel 1988 da Ken Russell. La protagonista, la donna-serpente Lady Arabella March, richiama un’origine ben più antica, e più precisamente quel serraglio di mostri-femmina - lamie, empuse, mormolici e altre - costituente il corteggio di Ecate come sue proiezioni o seguaci demoniache.
Seguiranno il concerto d’arpa di Francesco Benozzo, gli orrorifici spettacoli teatrali della compagnia ATMO e i concerti dei Cellobassmetal e dei Klimt 1918, che si esibiranno sulle immagini delle tavole di “Lucrezia”.

Domenica 31 si proseguirà con la seconda parte di “Ecate trivia”, nella Sala di Vetro del Castello dei Doria, con gli interventi “Spose oltremondane. Ctonie, equoree, astrali” di Sonia Maura Barillari, “Villa Diodati, la notte delle femmine folli” di Danilo Arona e “La Dea Nera. Ecate e l’immaginario neogotico” a cura di Ver Sacrum.
Dalle 18,30 saranno messi in scena gli spettacoli dell’Associazione Culturale IannàTampé, in collaborazione con la Compagnia dei Cavalieri di Sant’Andrea e l’Associazione Culturale Autunnonero. La serata si concluderà con l’atteso concerto delle symphonic metal band ReVamp ed Epica.
Autunnonero 2010 torna a novembre con la seconda edizione del Convegno di Studi sul Folklore e il Fantastico, in programma a Genova il 13 e 14 novembre, nella suggestiva cornice del Castello d’Albertis.

Risorse Web:
Autunnonero
Associazione Culturale IannàTampé
ATMO
Ver Sacrum
 

martedì 26 ottobre 2010

Alice e Carmilla in uno specchio oscuro

Il 9 ottobre scorso, sulla rivista telematica “Carmilla on line”, è stato pubblicato l’interessante articolo Alice in a Glass Darkly, ottavo capitolo della rassegna Victoriana di Franco Pezzini. Lo studioso torinese vi propone un’analisi, inedita e ricca di spunti, dei parallelismi tra la Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu e il dittico Alice nel Paese delle Meraviglie / Attraverso lo Specchio di Lewis Carroll, pubblicato tra il 1865 e il 1871.

I testi rivelano consonanze significative, tanto da portare Pezzini all’ipotesi di una rilettura in nero del dittico carrolliano da parte di Le Fanu. Il secondo dei due romanzi di Carroll uscì nel 1871, e la la pubblicazione di Carmilla partiva nel dicembre dello stesso anno sulla rivista “The Dark Blue”.
Entrambe le protagoniste sono eroine vittoriane di buona condizione sociale, che vivono dimensioni di solitudine e vengono risucchiate in un mondo onirico. Già la struttura fondamentale accomuna i romanzi: una «struttura-cornice» a più livelli, esterna del narratore / interna della protagonista in Carroll, che si complica in Le Fanu con un gioco a tre voci (l’esecutore testamentario / Hesselius / Laura); ma il meccanismo è simile, fornendo al lettore una chiave critica della narrazione.
Molti gli elementi presenti in entrambe le opere, come il timore del ritardo del Coniglio bianco e della Contessa madre, la presenza di gatti mostruosi o il «Bevimi» letto da Alice, e funzionale all’ingresso del giardino proibito, che richiama l’invito inespresso di Laura alla vampira, suggestione già colta da Anna Berra nel romanzo L’Ultima Ceretta.
La stessa manipolazione del linguaggio di Carroll richiama il vampirismo anagrammato di Carmilla/Millarca/Mircalla.
Altri accostamenti diventano inevitabili alla luce della connessione iconografica con gli archetipi dei Tarocchi: la carta del Matto (il tema della follia), l’Imperatore e l’Imperatrice (re e regine di carte e scacchi / il generale Spielsdorf e la Contessa), gli Amanti (Laura e Carmilla / Alice e la Duchessa), la Giustizia e il Giudizio (l’ironico «tagliategli la testa» carrolliano che riecheggia nel «voglio tagliarle la testa» del generale in Carmilla), la Ruota della Fortuna (il ciclo delle vampirizzazioni / i mondi paradossali di Carroll), la Torre cadente (il precipitare di Alice nell’Underground e di Laura nell’incubo).
Sembrerebbe che Le Fanu si sia ispirato a Carroll anche per quello che è l’elemento centrale del suo romanzo, il tema del doppio e della specularità: nel dittico di Alice assistiamo ad un capovolgimento di regole e ambienti e alla presenza di personaggi speculari (come la Regina Bianca e la Regina Nera, o i gemelli Tuideldum e Tuideldì), che si “riflettono” in Le Fanu nella figura della non-morta, che emerge quale doppio della narratrice, evocata dalla solitudine e dal divorante desiderio della sua vittima/amante.

Risorse Web:
Alice in a Glass Darkly di Franco Pezzini
Scheda di Carmilla
 

sabato 23 ottobre 2010

Florence Marryat, "Il Sangue del Vampiro"

Titolo: IL SANGUE DEL VAMPIRO (The Blood of the Vampire)
Autore: FLORENCE MARRYAT
Anno: 1897
Ed. italiana: CASTELVECCHI, 2010
Traduzione: ALBERTO FRIGO
Copertina: ALBERT JOSEPH PENOT
ISBN: 978-88-7615-414-0
Pagine: 336

Disponibile da luglio Il Sangue del Vampiro di Florence Marryat, classico vampiresco contemporaneo del Dracula di Bram Stoker e riscoperto dalla Castelvecchi. Nonostante questa sia indicata come la prima edizione italiana, in realtà The Blood of the Vampire fu già pubblicato dai fratelli Treves nel 1916.

Digue di Heyst, Belgio. Tra gli ospiti inglesi del lussuoso Hotel Lion d’Or ci sono Miss Elinor Leyton, Mrs. Margaret Pullen e la grossolana baronessa Gobelli, insieme allo smidollato figlio Bobby e al secondo marito Gustave. Una sera giunge all’albergo una giovane donna alta e dallo sguardo audace, Harriet Brandt. La donna proviene dalla Giamaica e, dopo dieci anni in convento, si è messa in viaggio per vedere il mondo, avendo ereditato una notevole fortuna. Margaret, impietosita, non riesce a sottrarsi al bisogno di amicizia della donna, cresciuta praticamente in solitudine, ma risente della sua vicinanza, rimanendo svuotata di energia e stordita, come capitò già ad Olga, compagna di viaggio della giamaicana. Nonostante la diffidenza di Elinor, Margaret prende in simpatia Harriet, la quale ricopre di regali e di attenzioni la piccola Ethel, figlioletta della Pullen.
La baronessa Gobelli, gelosa delle attenzioni che la nuova arrivata dedica a Mrs. Pullen, riesce ad avvicinare a sé Harriet, lusingandola con la promessa di presentarle lord e principi.
Ethel, intanto, prende la febbre e non fa che dormire, destando grande preoccupazione nella madre. Al Lion d’Or arriva anche Ralph Pullen, fidanzato di Elinor e cognato di Margaret. Complice la Gobelli, Ralph si ritrova ben presto a frequentare Harriet. La bellissima voce della donna, che canta divinamente, e la sua irresistibile voglia di vivere, così in contrasto con la freddezza e il riserbo di Elinor, finiscono per conquistarlo.
La scoperta da parte di Miss Leyton dell’infedeltà del fidanzato non sarà che la prima di tante tragedie causate dalla vampira.

Il Sangue del Vampiro fornisce uno spaccato illuminante e a tratti dissacrante della società vittoriana, tra buone maniere e puritanesimo, apparenze e ipocrisie, merletti e pettegolezzi. Da questo punto di vista risulta esemplare il personaggio di Miss Leyton, maniaca delle forme e controllata fino all’eccesso, tanto da creare un abisso invalicabile tra sé e il fidanzato.
I personaggi principali sono tutti femminili, ma ben assortiti e complementari: la passionale ed espansiva Harriet è all’opposto dell’algida e riservata Elinor, che deve compiere un immane sforzo per dire che ama il suo fidanzato, come la dozzinale e opportunista baronessa Gobelli ha la sua controparte nella premurosa e ben educata Margaret.
Curioso risulta il cambio di prospettiva per quanto riguarda la figura del vampiro, che si delinea non come un mostro ladro di sangue, ma come una vera e propria spugna di energia vitale, che attinge da chi gli sta vicino. I suoi baci e il suo contatto portano ad una perdita di forza e, se protratti nel tempo, ad un rapido deperimento e alla morte. L’inconsapevolezza dell’effetto che ha proprio sulle persone che gli sono più care fanno del vampiro della Marryat una creatura ancor più tragica del tradizionale non-morto.

Risorse Web:
Florence Marryat su Wikipedia
Castelvecchi
Scheda del romanzo
 

mercoledì 20 ottobre 2010

Baci Maledetti

Titolo: BACI MALEDETTI
Testi: ARANTZA SESTAYO
Disegni: ARANTZA SESTAYO
Colori: ARANTZA SESTAYO
Copertina: ARANTZA SESTAYO
ISBN: 978-88-6346-741-3
Pagine: 48
Edizione: PANINI COMICS, 07-2010

Disponibile da fine luglio l’illustration book Baci Maledetti, edito da Panini Comics. Sulla scia del successo di Victoria Francés, il volume propone un viaggio nell’universo gotico dell’artista spagnola Arantza Sestayo (già apprezzata dagli appassionati di vampiri sulle pagine di Crimson Embrace), popolato di malinconiche sirene, sensuali vampire e belle fanciulle, perse in sentieri cimiteriali costellati di spine e fiele.

Nelle venticinque illustrazioni a colori possiamo ammirare angeli gotici, ninfe dalle chiome coronate di fiori, vampire dai canini affilati che si tergono bocche sporche di rosso, donne dalle ali membranose. Vestite di corsetti attillati, morbide tuniche, abiti nuziali macchiati di sangue, le donne della Arantza si muovono con grazia tra lapidi e monumenti funerari o giacciono addormentate sotto fredde pietre, con compagni ragni, corvi e teschi.
Tra baci che si tingono di rosso e amplessi saffici, su letti di rose e foglie d’edera, queste bellissime vampire abitatrici di sepolcri mostrano la loro pelle d’alabastro, dalle centinaia di fragranze boscose e floreali, mentre si beano, sensuali e mordaci, nell’estasi del sangue. Nascondono segreti sopiti nel lato oscuro dei loro cuori, mentre si perdono in sguardi che sono il «rifugio dei non vivi».
Ma sono anche donne spiate dalla notte, mentre, annunciato dal vento, giunge Nosferatu, attirato come una mosca dal miele della calda e palpitante carne di Ellen/Lucy. E ancora guerriere, danzatrici tatuate, sirene.
A completare il volume un quaderno di matite, con quindici illustrazioni in bianco e nero raffiguranti streghe, sirene, fate.

Quest’artbook ci propone un nuovo talento dell’illustrazione spagnola. Sebbene il volume conti poche pagine, il prezzo (peraltro non bassissimo) vale l’acquisto.
I componimenti (definirli poetici sarebbe eccessivo) che accompagnano le illustrazioni, comunque, suonano come una forzatura, risultando spesso scollegati dal contesto e non aggiungendo molto alle stupende immagini, che già di per sé raccontano una storia suggestiva.

Risorse Web:
Sito ufficiale di Arantza Sestayo
Panini Comics
 

lunedì 18 ottobre 2010

Joe R. Lansdale, "Devil Red"

Titolo: DEVIL RED (Devil Red)
Autore: JOE R. LANSDALE
Anno: 2010
Edizione italiana: FANUCCI EDITORE, 2010
Traduzione: LUCA CONTI
Copertina: GETTY IMAGES/ LAURA RONCHI
ISBN: 978-88-347-1651-9
Pagine: 288
Già prima che i non-morti diventassero la moda del terzo millennio esistevano, soprattutto negli USA, gruppi di persone che si credevano vampiri e, riunitisi in una sorta di setta, celebravano i loro rituali, fra i quali era prevista anche l’ingestione di sangue. Da questi culti sono scaturiti alcuni preoccupanti fatti di cronaca ed è a uno di questi che Joe Lansdale si è ispirato per il suo nuovo romanzo.
Devil Red è stato pubblicato, da Fanucci, in anteprima mondiale, facendo contento il numeroso gruppo di lettori che aspettavano di aver fra le mani una nuova avventura di Hap e Leonard.

I due protagonisti si sono appena ripresi dall’incontro con la bellissima sicaria Vanilla Ride e continuano a lavorare, come investigatori privati, nell’agenzia di Marvin. Nelle prime pagine li vediamo vendicare una vecchietta rapinata col sistema che li caratterizza: menando botte da orbi. Risarcita l’anziana, ai due è proposto un nuovo caso da parte di una facoltosa vedova, che vuole sapere chi le ha ammazzato il figlio.
Interrogando la sorella del defunto, scoprono che il ragazzo usciva con una donna, Mini, convinta di essere un vampiro. Mini, con alcune amiche che condividevano la passione per il vampirismo, si era trovata coinvolta nell’omicidio di uno studente. Le ragazze che erano con lei quel giorno sono state tutte assassinate, e la morte di Mini, uccisa insieme al suo ragazzo, chiude il cerchio.
Hap e Leonard decidono di interrogare il padre di Mini ma, poco dopo, anche lui viene assassinato e sul luogo del delitto compare il disegno di una testa di diavolo fatto col sangue. Il diavolo rosso è presente in tutte le scene del crimine collegate al caso.
Le indagini si spostano sul padre dell’universitario ucciso dalle vampire.
Hap, dopo la scoperta del cadavere del padre di Mini, cade in una profonda crisi dalla quale dovrà riprendersi presto perché Leonard, ferito gravemente dai sicari di Devil Red, è in ospedale a un passo dalla morte. La fidanzata Brett lo spronerà a vendicare l’amico, ma sarà decisivo l’intervento di Vanilla Ride.

In questo romanzo di Lansdale non abbiamo vampiri veri e propri ma solo ragazze disturbate che si sono fatte prendere la mano dal loro delirio. Godzilla (la capo banda), dopo aver dissanguato lo studente, vomita davanti ai poliziotti tutto il sangue che aveva ingerito e, in carcere, morirà dissanguata perché, convinta di essere un vampiro, si fa praticare un profondo taglio confidando nell’immediata guarigione. Insomma, chi di vampiro ferisce…
I protagonisti sono uomini comuni, hanno un profondo senso di giustizia che li spinge a continuare a fare quello che fanno, con tutti i rischi che ciò comporta. La loro amicizia è davvero a prova di bomba, collaudata da mille difficoltà.
Hap, dopo aver passato gli ultimi anni cacciandosi nei guai, è diventato più riflessivo, si chiede fino a che punto ne valga la pena; fortunatamente la filosofia spicciola di Leonard lo conduce alla ragione, anche se quest’ultimo riesce a farsi sparare per un pacchetto di biscotti.
La prosa di Lansdale è diretta, non si dilunga in noiose descrizioni, preferisce i dialoghi vivaci ed esilaranti, consentendo inoltre al lettore di immergersi completamente nella vicenda. Il linguaggio è spesso sboccato e dà luogo a una vera e propria “arte del turpiloquio” alla quale il lettore irrimediabilmente si affeziona.
Joe Lansdale si occuperà nuovamente di vampiri nella sceneggiatura di uno spin-off del fumetto di Steve Niles, 30 Giorni di Notte, del quale attendiamo l’uscita in Italia.

Risorse Web:
Sito ufficiale dell’autore
Joe Lansdale su Wikipedia
Fanucci Editore
Scheda del romanzo
 

venerdì 15 ottobre 2010

Karen Chance, "Toccata dalle Tenebre"

Titolo: TOCCATA DALLE TENEBRE (Touch the Dark)
Autore: KAREN CHANCE
Anno: 2006
Edizione italiana: FANUCCI EDITORE, 2010
Traduzione: MATTEO DIARI
Copertina: n.i.
ISBN: 978-88-347-1632-8
Pagine: 320
In libreria, da luglio, Toccata dalle Tenebre, il primo volume della saga urban fantasy di Karen Chance.

La protagonista, Cassandra Palmer, riesce a vedere il futuro e a parlare con i fantasmi. Questo dono è stato sfruttato da Antonio, un vampiro mafioso che l’ha rapita in tenera età uccidendole i genitori. Quando Cassandra scopre la responsabilità del vampiro nella morte dei genitori, decide di fuggire ma, dopo tre anni, Antonio la rintraccia e le fa trovare sul PC un messaggio che indica l’ora della sua morte, programmata per la sera stessa. Il messaggio non è uno scherzo e i vampiri di Antonio l’attaccano mentre si trova in un locale. A salvarla sarà Tomas, un ragazzo che Cassandra aveva aiutato e di cui ignorava la natura vampirica. La protagonista si rivolge al Senato dei vampiri, scoprendo che anche questo ha interessi a mantenerla in vita perché deve adempiere un’importante missione. Del Senato fa parte anche Mircea, un affascinante vampiro che si occupava di lei, quando era piccola, raccontandole le storie del casato dei Dracula.
Cassandra quindi intraprende una nuova fuga, braccata da ogni sorta di creature soprannaturali e decisa a opporsi al destino che è stato scritto per lei.

Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti, le creature soprannaturali vivono all’insaputa del genere umano e hanno i propri organi di governo.
Come tutti i primi romanzi delle serie urban fantasy, le descrizioni della situazione nella quale si svolge la vicenda sono numerose e dettagliatissime, rallentando, però, lo svolgimento dell’azione.
La protagonista è una ragazza determinata e coraggiosa, ricorda l’Anita Blake dei primi romanzi; sebbene su di lei incombano importanti profezie, preferisce fermarsi ad aspetti più concreti, come sapere qualcosa di più sulla morte dei genitori e aiutare anche Mircea a trovare il fratello Radu prima che soccomba alla pazzia. Anche i comprimari sono presentati in maniera ineccepibile, non si eccede sul sex-appeal di Mircea e Tomas se non nei momenti giusti.
L’impatto immediato con le creature fantastiche può sconcertare il lettore che non è abituato all’urban fantasy, e l’autrice poteva scegliere un’introduzione più soft che avrebbe anche alleggerito i monologhi esplicativi che seguono.
Il romanzo è denso di avvenimenti e vediamo confluire, nel testo, elementi legati al mistery, all’horror, alla narrativa rosa ed erotica con buoni risultati.
La casa editrice ha posto, in appendice, l’incipit del secondo romanzo della serie la cui lettura, sicuramente, sarà più scorrevole e non inficiata dalle prolisse divagazioni che, in Toccata dalle Tenebre, rischiavano di far sbadigliare il lettore per la noia.
La serie ha avuto un buon successo negli Stati uniti, dove è arrivata al quinto volume (che uscirà nel 2011). L’autrice ha anche pubblicato uno spin-off delle serie di Cassandra Palmer, Dorina Basarab, Dhampir, di cui sono usciti già due volumi.

Risorse Web:
Sito dell’autrice
Karen Chance su Wikipedia
Fanucci Editore
Scheda del romanzo
 

mercoledì 13 ottobre 2010

Claudio Vergnani, "Il 36° Giusto"

Titolo: IL 36° GIUSTO
Autore: CLAUDIO VERGNANI
Anno: 2010
Edizione: GARGOYLE BOOKS
Copertina: GRAFEMA srl, FOTO CARLO GUIDETTI
ISBN: 978-88-89541-48-7
Pagine: 536
Dopo aver letto Il 18˚ Vampiro, alla mia personale lista di personaggi letterari preferiti si sono aggiunti altri due elementi: Claudio e Vergy. Conseguentemente, l’attesa di un anno per il seguito è stata davvero penosa, ero curiosa di sapere cosa avessero fatto dopo aver eliminato il Maestro, come stavano e se il loro ritorno sarebbe stato grandioso come l’esordio.

Claudio si trova in uno stato abulico senza pari dopo la “mattanza vampirica”, lo risveglia una telefonata di Elisabetta che gli chiede di andare a dare un'occhiata a qualcosa. L’unico amico che possiede un mezzo proprio è Vergy, ed è con lui che si reca all’appuntamento. Anche Vergy non è esattamente “un fiore”, non dispone di alcun sostentamento economico e vive alla giornata. Il viaggio è interrotto dall’incontro di un cacciatore di vampiri, Paride, che elimina i succhiasangue rimasti con metodi direttamente ispirati ai film.
L’esistenza dei vampiri è ormai accettata, anche i politici espongono le loro teorie, tutti tranne Brunetta che, per fortuna, è sparito dalla circolazione. Modena sta cercando di riprendersi ma ci sono ancora alcune zone infestate ed è una di queste che Elisabetta fa vedere agli amici: una radura nella quale i vampiri si aggirano animati solo dalla sete, ridotti allo stato di carne marcescente che si muove per inerzia: “Involucri ormai friabili in attesa che l’ultimo soffio di non-vita li abbandonasse”. La visione solletica Claudio e Vergy che, non riuscendo a trovare un lavoro “normale”, decidono di mettersi alle dipendenze di Paride.
La segretaria di Paride, Alicia, fa colpo su Claudio che se ne innamora.
La prima missione prevede la sorveglianza del cimitero monumentale, dove sembra si aggiri un gruppo di vampiri. A causa di un eccesso di zelo di Vergy, i due si trovano a vagare fra lapidi e statue piangenti, in compagnia di un fotografo di colore e nano, braccati dai vampiri e da una creatura nera e gigantesca. Intanto Alicia, allertata da una telefonata di Claudio, li aspetta in strada. Dopo mille peripezie, durante le quali hanno rischiato la pelle, trovano Alicia in compagnia di alcuni bellimbusti capeggiati da una donna. Gli elegantoni in questione sono vampiri, ma non hanno intenzioni offensive e li lasciano andare; la donna si chiama Margherita e, con sé, ha uno strano animaletto nero di nome Behemot che si nutre dei resti imputriditi di un vampiro.
Dopo essersi ripresi, Vergy e Claudio, ai quali si è unito anche Gabriele (che dei fatti accaduti durante la Mattanza Vampirica ne ha fatto un romanzo), partono per la seconda missione: la protezione della famiglia dell’avvocato Anchesi durante le vacanze natalizie in una villa sperduta fra le colline del Frignano. Il figlio dell’avvocato è in combutta con i mostri e li fa entrare in casa perché uccidano i genitori. Le improvvisate guardie del corpo sistemano i vampiri e il ragazzo traditore, dopo di che intraprendono la fuga con i pochi sopravvissuti, fra quali l’anziano nonno arteriosclerotico.
La consapevolezza di non essere riusciti a svolgere la missione senza vittime demoralizza i ragazzi, soprattutto Claudio.
Paride propone una nuova missione, a Parigi, dove Gabriele, Claudio e Vergy uccideranno, senza troppe difficoltà, un vampiro che infesta un condominio.

La prosa di Claudio Vergnani non è per palati fini, è diretta, sboccata e prodiga di particolari agghiaccianti su carne decomposta e puzzolente, schizzi di sangue e budella, raggiungendo lo splatter più violento e macabro.
Il turpiloquio caratterizza ogni dialogo, dando spesso luogo a battute davvero esilaranti che spezzano la tensione, mentre Vergy condisce il suo cinismo sboccato con colte citazioni che ha appreso quando studiava dalle suore. Un umorismo che aiuta i protagonisti a tirare avanti e a continuare la loro missione senza impazzire, davanti a tanta miseria e crudeltà, se non a interrompere la catena di pensieri filosofico-autodistruttivi che distoglie l’attenzione di Claudio.
Vergnani non ha pietà per i suoi personaggi, assecondando la loro convinzione che non c’è limite alla sfortuna: per esempio, la fuga attraverso il cimitero è stata ulteriormente complicata da un attacco d’impietosa diarrea.
Durante la narrazione Vergnani ammicca ai colleghi scrittori: oltre al genuino e condivisibile accanimento su Moccia, vediamo chiamate in causa anche alcune cariatidi della letteratura vampirica:
«Sono dei sentimentali».
«Avranno visto Twilight».
«Mi sembrano più tipi da Anne Rice».
«Naa, non dicono abbastanza cazzate…»
.
Il libro non delude chi ha apprezzato il primo romanzo di Vergnani e l’epilogo anticipa un eventuale terzo capitolo prodigo di nuovi orrori e battute esilaranti.

Risorse Web:
Claudio Vergnani su Facebook
Gargoyle Books
Scheda del romanzo
Scheda de Il 18° Vampiro
 

lunedì 11 ottobre 2010

Dampyr - N.127

Titolo: DAMPYR, N.127
Episodio: AMERICAN MUSEUM
Soggetto: MAURO BOSELLI
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: MAURIZIO DOTTI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 10-2010
In edicola l’episodio conclusivo dell’avventura di Dampyr iniziata a settembre, con l’albo intitolato “American Museum”.

Dopo la battaglia col demone ombra Varkendal, Harlan è stato trasportato nel Seneca Village, un quartiere Newyorkese del 1860, dove ha trovato rifugio in un buio scantinato. La prigionia forzata fa emergere la sua natura vampirica: gli abitanti del quartiere, perlopiù schiavi liberati e immigrati irlandesi, l’hanno visto nutrirsi del sangue di animali e lo temono.
Mr. Barnum, alle cui orecchie è giunta la voce dell’esistenza del vampiro, si precipita sul posto e cattura il dampyr per usarlo come nuova attrazione per il suo museo delle stranezze.
Harlan, privo di memoria, si adatta a vivere presso Barnum con gli altri Freaks, e si unisce a loro nella difesa della città contro i facinorosi soldati sudisti che si accaniscono contro la popolazione di colore e con i più deboli.
Caleb Lost, intanto, ha indetto una riunione per organizzare un piano di ricerca del dampyr scomparso. Le visioni di Ann localizzano Harlan e, con Samael, Tesla, Kurjak, Ryakar e Nikolaus, il gruppo parte alla volta del Multiverso, attraverso un varco aperto da Draka (padre di Harlan) con le “mistiche svastiche di Agarthi”.
Nel museo di Barnum, Harlan inizia a ricordare e, col ricordo, riaffiora anche la sensazione di pericolo legata al demone Varkendal. Il demone, infatti, apparirà presto e, con lo specchio nero, condurrà il dampyr nella sua dimensione.
Nel deserto della dimensione nera, Harlan riuscirà a ricongiungersi con i suoi compari grazie al tempestivo intervento del padre. Varkendal, invece, troverà la spietata accoglienza delle sentinelle nere.

Bellissima conclusione per un’avventura mozzafiato,in cui ci si può immergere nell’atmosfera dell’America durante la guerra civile, con le sue contraddizioni e le sue brutture.
I disegni di Maurizio Dotti, caratterizzati da pesanti ombreggiature, dalle quali scaturisce la scena, riescono a evocare perfettamente lo sfondo nel quale si muovono i protagonisti grazie alla riproduzione minuziosa dei dettagli e degli abiti d’epoca.

Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Maurizio Dotti su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
 

sabato 9 ottobre 2010

Vampir - N.2

Titolo: VAMPIR, N.2
Soggetto: NATSUMI ITSUKI
Sceneggiatura: NATSUMI ITSUKI
Disegni: NATSUMI ITSUKI
Colori: no
Copertina: NATSUMI ITSUKI
Traduzione: MANUELA CAPRIATI
Lettering: REN STUDIO
ISBN: 978-88-6468-098-9
Pagine: 224
Ed. originale: KODANSHA, 2008
Ed. it.: GP PUBLISHING, 08-2010

Nel secondo albo di Vampir, disponibile in fumetteria da agosto, vediamo Usui (che abbiamo conosciuto nel secondo episodio del primo volumetto) entrare pienamente nelle vicende di Ryo e Sho.

Un cuore che desidera ardentemente la tristezza: Sono ormai passati alcuni anni da quando Usui, promettente psicologo clinico, ha incontrato Sho e scoperto, poco dopo, che la ragazza era deceduta. Usui ha fatto carriera e, nonostante la giovane età, è conosciuto come uno psicologo eccezionale. Gli è stato affidato un caso davvero complicato: un uomo è perseguitato letteralmente dalla moglie dopo che ha deciso di separarsi, e quest’ultima non è disposta a concedere il divorzio e non tollera l’intromissione di Usui. Mentre lo psicologo cerca di comprendere le motivazioni della donna, Sho gli si presenta nuovamente cercando il contatto col suo corpo. Le tossine prodotte dall’energia negativa che nutre Cantarella (la strega vampira che dimora nel suo corpo) disintegrano lentamente l'ospite, che può rigenerarsi solo a contatto con un “purificatore” come Usui.
Intanto Ryo è stato incaricato da un insegnante di informarsi sulle condizioni di salute di Sho, assente da molti giorni dalle lezioni. Mentre la sta cercando con l’aiuto del “Barone” (il vampiro che intende impadronirsi del suo corpo), si accorge che una donna sta tentando di dar fuoco alla casa dello psicologo e la fa fuggire. Il frastuono fa accorrere Usui e Sho, che procedono alle dovute presentazioni. Usui riesce anche a vedere il Barone e acquisisce altre informazioni sui vampiri.
La moglie gelosa ha spostato il suo bersaglio sullo psicologo, attentando perfino alla sua vita. Usui propone un colloquio chiarificatore fra i coniugi affinché possano proseguire le pratiche di divorzio. Manca ancora una tessera al puzzle: a mettere discordia nella coppia è stata un'altra donna alla quale penserà Cantarella.
Il significato di essere vivi: Mentre Usui si occupa del caso di un assassino autistico, Ryo fatica ad accettare la sua condizione di “mezzo morto”, le incursioni dei fantasmi nella sua quotidianità rendono molto labile il confine tra il mondo reale e quello invisibile, causandogli una grande frustrazione. Il Barone continua a lusingarlo affinché Ryu ceda il suo corpo al vampiro, infine riesce a circuirlo convincendolo a sperimentare una fusione fra i due per quarantotto ore.

Con questo numero si aggiungono altri elementi che completano la natura dei vampiri di Itsuki: l’organismo ospite non è immortale, ma sottoposto al degrado operato dall’energia negativa di cui si nutre lo spirito vampiro che lo possiede. Inoltre, esistono persone dotate del potere necessario a purificarli dalle tossine che danneggiano il corpo.
Usui diventa il protagonista di quest’avventura; il suo potere purificatore e, in minor misura, l’aver fatto colpo sulla sorella maggiore di Ryo, promettono un’interessante evoluzione della serie.
I disegni di Natsumi Itsuki sono gradevoli e caratterizzati da un buon uso di retini e ombreggiature, le tavole sono ordinate e, nelle inquadrature, è dato maggior risalto alle espressioni del volto e del corpo dei protagonisti rispetto agli sfondi.

Risorse Web:
Natsumi Itsuki su Wikipedia
GP Publishing
 

venerdì 8 ottobre 2010

Vampir - N.1

Titolo: VAMPIR, N.1
Soggetto: NATSUMI ITSUKI
Sceneggiatura: NATSUMI ITSUKI
Disegni: NATSUMI ITSUKI
Colori: no
Copertina: NATSUMI ITSUKI
Traduzione: MANUELA CAPRIATI
Lettering: REN STUDIO
ISBN: 978-88-6468-097-2
Pagine: 224
Ed. originale: KODANSHA, 2008
Ed. it.: GP PUBLISHING, 07-2010

Disponibili, in fumetteria, i primi due albi del manga Vampir, un’interessante rielaborazione del mito vampirico di Natsumi Isuki.

Il primo albo contiene due episodi.
Una felicità arrivata troppo tardi: Ryo Minakawa, dopo essere miracolosamente sopravvissuto all’impatto di una ragazza suicida che si è buttata da un palazzo, si risveglia mutato nell’aspetto e, soprattutto, nelle percezioni. I suoi capelli sono diventati biondi, la pelle bianchissima e gli occhi rossi; in ospedale non riesce a riposare perché sente lamenti provenienti dal letto e incontra persone che nessun altro vede.
Quando, finalmente, torna a casa i fenomeni paranormali non cessano, anzi è sempre affiancato dal fantasma della ragazza suicida. A chiarirgli le idee interviene Sho Hokuto, una ragazza nel cui corpo dimora lo spirito della vampira Cantarella, che gli spiega che, siccome il suo corpo è stato morto solo per un minuto, il vampiro che voleva impossessarsene non ha fatto in tempo a completare l’operazione e lo ha lasciato in uno stato che non è vita ma non è neanche morte e rendendolo, di fatto, un abitante del regno dei morti. Il vampiro in questione non tarda ad apparire con lo scopo di dichiarare che veglierà sempre sul ragazzo sperando in una sua fine prematura per riottenere il corpo tanto ambito.
Sho riesce a farsi ammettere fra gli studenti della scuola di Ryo e vigila sul rapporto tra il neo-vampiro e il fantasma della ragazza che non si decide a tornare nel mondo dei morti. Ryo, nonostante Sho lo abbia invitato a troncare quel legame, vuole scoprire le ragioni che hanno portato la ragazzina fantasma a togliersi la vita e si reca a casa sua, dove scopre un terribile segreto.
Il rimorso del silenzio: Usui è uno psicologo alle prime armi e ha commesso un madornale errore con una paziente. In preda al rimorso si aggira nel parco della clinica e incontra Sho Hokuto, una sua ex compagna di classe, della quale conserva un ricordo affettuoso. Usui si offre di riportarla a casa e le chiede di aspettarlo, perché deve presentarsi a una riunione col primario per parlare del suo errore. Durante la riunione, quando il primario ammette di aver commesso anche lui qualche sbaglio, irrompe Sho che costringe l’uomo a confessare l’omicidio della moglie affinché lo spirito di Cantarella possa nutrirsi di tanta negatività.

I vampiri di Natsumi Itsuki si nutrono di energia vitale, affermano che la leggenda che li vuole bevitori di sangue sia conseguenza dell’associazione del fluido organico alla vita stessa. Si tratta quindi di vampiri psichici ai quali è difficile applicare l’etichetta di “buoni” o di “cattivi”, la loro incursione nel mondo dei vivi porta alla luce vissuti angosciosi che sarebbe meglio restassero segreti.
L’autrice si occupa di argomenti forti come la pedofilia e l’omicidio con grande delicatezza, non scade mai nella volgarità sia per quanto concerne il linguaggio che la riproduzione delle scene, preferendo evocare la drammaticità piuttosto che l’esplicitazione.
Si tratta di un buon fumetto che promette sviluppi interessanti. L’autrice riesce a mantenere, nelle tavole, la sequenzialità della trama, preferendo l’abilità narrativa alla qualità artistica, e si esprime, infatti, con un disegno pulito e ordinato ma che non supera la media.

Risorse Web:
Natsumi Itsuki su Wikipedia
GP Publishing
 

mercoledì 6 ottobre 2010

iComics - N.3

Testata: ICOMICS, N.3
Episodio: DAIMON DUMAL - Seconda Parte
Soggetto: ROBERTO GENOVESI
Sceneggiatura: ROBERTO GENOVESI
Disegni: FABRIZIO DE TOMMASO
Colori: FABRIZIO DE TOMMASO
Copertina: PAOLO GRELLA
Lettering: n.i.
ISBN: no
Pagine: 160
Edizione: KAWAMA EDITORIALE, 10/11-2010

Disponibile in edicola il terzo numero della rivista “iComics”, con fumetti di Dal Prà/Grella, Di Virgilio/Wallnofer, Torti jr./Simeoni, Trentani/Schiti/Guerrieri, Rohl/Ripa, Mantovani/Trentani, Bevilacqua, Trillo/Mandrafina, Talarico, e la seconda parte del vampiresco Daimon Dumal.

L’ispettore Aaron è al Sahwa, manicomio per bambini di Daimon Dumal, dove è proibito parlare, toccare o guardare negli occhi i giovani pazienti. Aaron viene ricevuto dalle dottoresse Zafra e Alyssa, che Dumal salvò in giovane età da un gruppo di spietati trafficanti di organi. Poi è condotto dal vampiro, il quale si sta occupando delle piccole vittime di un untore che sta contagiando centinaia di bambini. Le tossine presenti nella saliva di Daimon, infatti, bloccano l’avanzare della malattia. Il numero degli infetti, però, sta crescendo a dismisura ed è arrivato il momento di agire.
Aaron, comunque, si trova nell’istituto per chiedere a Daimon di aiutarlo a trovare un bambino di sei anni scomparso, Ector. Il vampiro non ha alcuna intenzione di accettare, ma, quando viene a sapere che il bambino era morto ed è sparito dalla sua tomba, cambia idea e chiede di essere condotto al cimitero.

Sempre efficaci e suggestivi i disegni di De Tommaso, che ben rendono la cupa atmosfera del manicomio e il passato di Daimon Dumal, reso con tonalità seppia chiazzate del rosso del sangue delle piccole vittime di crudeli trafficanti di organi. Particolarmente inquietante l’assistente/paziente del manicomio, che conduce l’ispettore dalle dottoresse, con il suo cranio trasparente e gli evidenti segni di un intervento chirurgico alquanto drastico.
La storia getta nuovi, interessanti spunti, anche se le poche pagine (appena venti) non rendono giustizia ad un fumetto che meriterebbe più ampio respiro.

Risorse Web:
Il sito di “iComics”
 

lunedì 4 ottobre 2010

Dance in the Vampire Bund - N.3

Tit.: DANCE IN THE VAMPIRE BUND, N.3
Soggetto: NOZOMU TAMAKI
Sceneggiatura: NOZOMU TAMAKI
Disegni: NOZOMU TAMAKI
Colori: no
Copertina: NOZOMU TAMAKI
Traduzione: SAYAKA KOZEKI
Lettering: CHIARA ANTONELLI, GIUSEPPE DE LUCA
ISBN: 978-88-7471-291-5
Pagine: 240
Ed. originale: MEDIA FACTORY, 2007
Ed. it.: RONIN / KAPPA ED., 08-2010

In fumetteria il terzo numero del manga Dance in the Vampire Bund.

Due settimane dopo gli scontri avvenuti nella scuola, tutto torna alla normalità. O almeno così sembra. Molti ragazzi, infatti, sono intenzionati a lasciare l’istituto e la sala riunioni degli studenti è ancora distrutta. Nel frattempo, la principessa Mina propone a Yuki di spostare temporaneamente la sede del consiglio degli studenti nell’ufficio del direttore. In questo modo, Mina e Yuki vengono a stretto contatto, e la principessa riesce a conquistarsi le simpatie della ragazza.
Nella metropolitana di Tokyo, intanto, molti viaggiatori stanno sparendo misteriosamente . Il sospetto che i responsabili siano dei vampiri spinge Mina ad agire in prima persona, insieme ai suoi soldati. Viene catturato un vampiro, che, interrogato, dimostra una insolita resistenza alle richieste della principessa, per poi esplodere. Risulta evidente che c’è un master dietro tutto e forse è coinvolto anche il “terzo clan”. La cattura del vampiro ha salvato un bambino, Yuzuru, che stava cercando una sua amica, Nanami Shinonome, l’ex presidente del consiglio degli studenti.
Anche Nanami ed altri vampiri in circolazione resistono ai comandi di Mina. Sono cani sciolti agli ordini di Histerica, una vampira trasformata da Vera a Parigi nel 1918. Histerica sta attuando un piano per colpire la principessa, disseminando nella metropolitana della città dei vampiri kamikaze, che portano nei loro corpi delle bombe attivabili con un tasto del cellulare.

Questo episodio di Dance in the Vampire Bund ha come centralità i legami. Quelli familiari, come nel caso di Yuzuru, bimbo solo che vive con una madre sempre impegnata e assente, e che trova in Nanami una sorella maggiore (almeno fino a quando il loro rapporto non scade nel sordido). E quelli di amicizia e d’amore: Mina mostra il suo lato umano e il suo bisogno di calore, quando vuole vicina a sé Yuki e quando confida che «l’eternità è come lo scorrere infinito di un grande fiume. Se non hai niente a cui aggrapparti, ti trascinerà a fondo. Quindi avere quell’unico appiglio fa la differenza».

Risorse Web:
Ronin Manga
 

sabato 2 ottobre 2010

Mordimi

Titolo: MORDIMI (Vampires Suck)
Regia: JASON FRIEDBERG, AARON SELTZER
Soggetto, sceneggiatura: JASON FRIEDBERG, AARON SELTZER
Interpreti: MATT LANTER (Edward Sullen), JENN PROSKE (Becca Crane), CHRIS RIGGI (Jacob White)
Durata, Col., Orig.: 82’, C, USA
Produz.: REGENCY ENT., ROAD REBEL
Anno: 2010
Distribuzione: 20th CENTURY FOX
Uscita: 17-09-2010

Il vampiro non è un personaggio che si presta volentieri alle parodie, lo dimostrano i risultati disastrosi che hanno avuto i registi quando si sono cimentati nell’impresa; solo Tempi Duri per i Vampiri e Per Favore, Non Mordermi sul Collo sono stati accolti con favore dal pubblico. Ma sono cambiati i tempi, i vampiri sono diventati gradevoli e, forse, hanno acquistato una punta di “sense of humour”, quindi perché non lasciarsi alle spalle l’imbronciato Dracula e accanirsi un po’ su Edward Cullen?
Friedberg e Seltzer (già autori di Epic Movie, Treciento e Chi l’Ha Duro la Vince) hanno preso la palla al balzo e hanno realizzato una nuova commedia intitolata Vampires Suck, proiettata nelle sale americane dal 18 agosto e in Italia (col titolo “Mordimi”) dal 17 Settembre. I registi rielaborano, in modo esilarante, i film Twilight e New Moon, ispirati agli omonimi romanzi di Stephenie Meyer.

Becca Crane si trasferisce nella grigia cittadina di Sporks per vivere col padre, il quale non accetta che la figlia sia ormai matura e continua trattarla come una bambina. Il cambiamento di scuola comporta uno sforzo notevole per integrarsi con i nuovi compagni e, mentre sta pranzando, vede, per la prima volta, i ragazzi della famiglia Sullen, bellissimi e distanti. Presto ha modo di conoscere Edward Sullen che, seppur attratto dalla goffa ragazza, si dimostra scostante nei suoi confronti, allontanandola e cercandola ciclicamente.
Jacob, un amico d’infanzia di Becca, la mette in guardia da Edward rivelandone la natura vampirica ma, anche Jacob ha un segreto: è un licantropo che sta crescendo e imparando a controllare la propria trasformazione.
L’amore fra Becca e Edward è già sbocciato, e non saranno i numerosi ostacoli che si metteranno sul loro cammino (fan di Jacob comprese) a impedire il coronamento del loro sogno.

I detrattori della saga di Stephenie Meyer, ovviamente, non trovano ragione per parodiare una saga già di per se piena di spunti risibili, comunque, possono vedere realizzati su pellicola eventuali sospetti elaborati nel corso della lettura, lasciandosi andare ad una risata liberatoria.
I fan, invece, se non sono particolarmente suscettibili, possono godersi il vulcanico sfaldamento degli ideali romantici. Becca è un po’ più smaliziata di Bella ma ne conserva le medesime espressioni sognanti e smarrite.
Non mancano riferimenti a serie TV come Gossip Girl e vediamo anche uno spietato Zulturi che sorseggia una bottiglia di “Tru Blood” mentre assiste all’immolazione di Edward. Sono richiamati anche alcuni idoli musicali come Lady Gaga e i Black Eyed Peas.
Mordimi non è certo un capolavoro della filmografia di genere, ma riesce comunque a lasciarsi guardare e a far ridere soprattutto per la fedeltà alla trama originale accompagnata da dialoghi irriverenti e colpi di scena surreali.



Risorse Web:
Sito del film in inglese
Sito del film in italiano